La regione Swietokrzyskie della Polonia meridionale ha respinto mercoledì 22 settembre una risoluzione anti-Lgbt. La decisione arriva dopo che l’Unione Europea ha minacciato di togliere i finanziamenti.
Di cosa tratta la risoluzione anti-LGBT?
La risoluzione, inizialmente approvata nel 2019, è stata inquadrata come “opposizione ai tentativi di introdurre l’ideologia LGBT nelle comunità del governo locale e alla promozione di questa ideologia nella vita pubblica”. Quando l’assemblea regionale di Swietokrzyskie ha votato per revocarlo in una sessione speciale, è diventata la prima delle aree sparse del paese a revocare il tipo di misura. Il governo polacco aveva precedentemente invitato le regioni che cercavano di bloccare l’introduzione dell'”ideologia LGBT” a revocare le loro risoluzioni.
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La svolta per il governo conservatore è arrivata dopo che l’UE ha bloccato milioni di euro destinati a finanziare le regioni polacche, spingendo i leader a fare marcia indietro per non perdere gli aiuti. Il provvedimento respinto in Swietokrzyskie dichiarava anche “profonda disapprovazione e forte opposizione ai tentativi degli ambienti politici e sociali liberali di promuovere un’ideologia basata sull’affermazione LGBT, che sono in chiara contraddizione con il patrimonio culturale e le tradizioni cristiane secolari non solo del …regione ma anche della Polonia e dell’Europa.” I membri del partito al potere in Polonia, Legge e Giustizia, avevano sostenuto le risoluzioni, che secondo le comunità locali avevano lo scopo di proteggere le famiglie basate sulle unioni di un uomo e una donna. Le risoluzioni anti-LGBT erano parte di una reazione contro un movimento per i diritti degli omosessuali sempre più visibile in Polonia. Gli attivisti per i diritti hanno affermato che le designazioni “LGBT-free” hanno fatto sentire sgraditi gay e lesbiche. Gli attivisti per i diritti LGBT hanno esortato l’UE ad agire con più forza per proteggerli dalla discriminazione.
