giovedì, Luglio 10, 2025

Referendum, oggi primo giorno di voto: quesiti, orari e quorum

Oggi, domenica 8 giugno 2025, e domani lunedì 9 giugno, gli italiani sono chiamati a votare su cinque referendum abrogativi. Quattro riguardano il lavoro, promossi dalla CGIL, e uno la cittadinanza italiana, promosso da un ampio comitato civico. Le urne sono aperte oggi dalle 7:00 alle 23:00 e domani dalle 7:00 alle 15:00.

Quesiti del referendum sul lavoro promossi dalla CGIL

I quattro quesiti referendari sul tema del lavoro puntano a modificare alcune norme chiave della legislazione italiana. Ecco nel dettaglio i contenuti:

1. Abolizione del Jobs Act per i licenziamenti illegittimi: si propone l’abrogazione della norma che impedisce il reintegro del lavoratore illegittimamente licenziato in aziende con più di 15 dipendenti. In caso di vittoria del Sì, verrebbe ripristinato il diritto al reintegro.

2. Risarcimento per licenziamenti nelle piccole imprese: attualmente il tetto massimo di indennizzo è di sei mensilità. L’abrogazione consentirebbe risarcimenti superiori in caso di licenziamento ingiusto.

3. Contratti a termine e causali: il referendum chiede di reintrodurre l’obbligo di indicare una causale specifica per i contratti a tempo determinato inferiori ai 12 mesi, rafforzando le tutele contro la precarietà.

4. Responsabilità solidale negli appalti: si mira ad abrogare l’esclusione della responsabilità del committente e dell’appaltatore per infortuni subiti dai lavoratori. Con il Sì aumenterebbero le responsabilità per la sicurezza sul lavoro.

Referendum cittadinanza italiana: tempi dimezzati per la richiesta

Il quinto quesito riguarda la concessione della cittadinanza italiana agli stranieri extracomunitari. Si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale necessario per poter fare domanda. Una modifica che coinvolgerebbe potenzialmente oltre 2,3 milioni di persone in Italia.

Come si vota: quorum, fuori sede e voto dall’estero

Perché i referendum siano validi è necessario il quorum del 50% +1 degli aventi diritto al voto.

Per la prima volta è ammesso il voto per i fuori sede: possono votare in un comune diverso da quello di residenza le persone che, per motivi di studio, lavoro o salute, si trovano da almeno 3 mesi in un’altra provincia e hanno fatto richiesta entro il 5 maggio 2025.

Anche gli italiani all’estero iscritti all’AIRE, e i cittadini temporaneamente all’estero per studio, lavoro o cure mediche (insieme ai familiari conviventi), possono votare per corrispondenza se ne hanno fatto richiesta entro il 7 maggio.

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