Recovery Plan bozza Cdm: i parlamenti di Polonia, Romania e Austria hanno completato il processo di ratifica della decisione sulle risorse proprie, lo strumento che consentirà alla Commissione di raccogliere denaro sui mercati per finanziare il piano di ripresa Next Generation Eu. A comunicarlo è il commissario europeo al bilancio Johannes Hahn, attraverso un post twitter: “Con i voti positivi dei parlamenti austriaco e polacco oggi, i 27 stati membri hanno completato il processo di approvazione parlamentare”.
Il via libera da parte di Vienna e Varsavia quasi scontato?
Non si può dire lo stesso per la Romania, dove era necessaria una maggioranza dei due terzi in Parlamento. Il leader del Psd, Marcel Ciolacu, inizialmente aveva comunicato che il suo partito non avrebbe votato la ratifica, se prima l’esecutivo non avesse presentato il piano nazionale di ripresa e resilienza. Alla fine anche il Psd si è allineato al governo sul via libera. Tuttavia continua a non condividere i contenuti del Pnrr romeno e il 14 giugno intende presentare una mozione di sfiducia, proprio per contestare le riforme contenute nel piano.
Gli Italiani e il Recovery Plan: qual è l’opinione dei cittadini?
Recovery Plan: quali sono le novità sul fronte italiano?
La prima importante novità introdotta con la bozza del recovery plan è l’aumento della soglia del subappalto che potrà salire al 50% fino al 31 ottobre 2021. Stando a quanto si apprende da fonti del Governo, il testo potrebbe essere ancora soggetto a modifiche. Dalla bozza si legge che il contratto di appalto non potrà essere ceduto, mentre sarà onere del subappaltatore garantire uno standard qualitativo uguale rispetto a quanto previsto dal contratto di appalto. Anche il trattamento economico dovrà essere lo stesso.
Recovery Plan bozza Cdm: assunzioni e Green Pass
Con il via libera del Recovery Plan, arriva anche l’obbligo per le aziende partecipanti di rispettare la quota del 30% di lavoratori donne e under 36. Per quanto riguarda il Green Pass, stando a quanto si legge nella bozza, il documento si appoggerà alla piattaforma della tessera sanitaria. Mentre il trattamento dei dati personali sarà gestito dallo stesso Ministero della Salute.