Prosegue il lavoro diplomatico delle cancellerie per trovare un accordo sul Recovery Fund, indicato fra gli obiettivi di Angela Merkel per la presidenza tedesca dell’Ue.
La Merkel ha incontrato Conte poi il premier spagnolo Sanchez e oggi incontrerà Macron.
Resta dura la posizione del primo ministro Olandese Rutte sull’argomento Recovery Fund, infatti quest’ultimo non smette di dettare condizioni.
La prima richiesta riguarda i “sussidi” Europei. A suo avviso con “condizioni molto rigide” a patto solo di ” riforme serie”, ma “le risposte ottenute finora dagli altri leader Ue “non fanno sperare sulla possibilità di raggiungere un accordo”.
Merkel accordo in tempi rapidi
Eppure un accordo urge e anche in tempi brevi, queste sono state le parole della cancelliera tedesca.
“Sarebbe auspicabile arrivare ad un accordo il più presto possibile, il tempo stringe” Anche perché “è importante avere certezze” per poter “investire nel futuro” in priorità come la transizione digitale e la green economy, “sfide” dalle quali dipende il “successo economico”. Tuttavia, ha riconosciuto la cancelliera, “vi sono alcune divergenze” fra i paesi Ue. La Germania, che detiene la presidenza di turno, auspica dunque che si trovi “una soluzione di compromesso”.
Dello stesso avviso lo sono anche in Italia che è la nazione che più di tutte in questo momento auspica una soluzione di fattor comune.
Letta, per l’Italia bisogna fare presto
Dichiara Letta (ex presidente del Consiglio), a 24 Mattino su Radio 24: “Italia ha disperato bisogno che si chiuda subito”
“Noi abbiamo disperatamente bisogno che non si ritardi, che non si vada alle calende greche per chiudere il negoziato, che il Consiglio Europeo di venerdì e sabato arrivi ad una soluzione, al massimo ad inizio settimana prossima la partita sia chiusa. Noi abbiamo bisogno di tempi stretti, e la cosa è condivisa da Merkel e Conte”. Così Enrico Letta, ex presidente del Consiglio, a 24 Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24 a proposito della trattativa europea sul cosiddetto Recovery Fund. Letta aggiunge: “Certo, l’Italia ha una serie di posizioni sulle modalità e le forme con le quali queste risorse saranno applicate, ma guardiamo la sostanza: stiamo parlando di una quantità di risorse immense, che non abbiamo mai visto, e forse mai più rivedremo, la questione essenziale è che tutto questo avvenga, che ci sia, che non venga bloccato in fase di implementazione e che l’accordo tra i paesi europei ci sia. Oggi la Germania ha una posizione diversa rispetto a 10 anni fa, oggi ha una posizione vicina a quella di Francia, Italia, Spagna, ma tutto questo si deve applicare, altrimenti passeremo i prossimi mesi con grandissime difficoltà, le nostre imprese hanno bisogno di risorse e nel nostro sistema c’è bisogno che le risorse finanziare circolino rapidamente”.
In vista del Consiglio Europeo previsto per il 17-18 Luglio si spera in una soluzione anche perché rimandare gli aiuti significherebbe allungare la crisi e questo non fa bene all’Europa.