Ravenna, tentò di uccidere la moglie avvelenando il caffè ogni giorno: fermato per tentato omicidio

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Ravenna: fermato ex coniuge per tanto omicidio, violenze sessuale è maltrattamento della ex

In relazione al comunicato ed al video, il Comando Provinciale di Ravenna precisa che il fermato avrebbe cercato di avvelenare la ex coniuge offrendole quotidianamente del caffè al cui interno aveva precedentemente inserito dei medicinali anticoagulanti ( medicine che la donna assumeva sotto prescrizione medica). 

Nel video il soggetto viene ripreso mentre “prepara il caffè” versando nella tazzina un’ulteriore tipologia di medicinale, questa volta una doppia dose di un vasodilatatore;  l’obiettivo criminale del soggetto sarebbe quindi stato far assumere in maniera occulta ed in sovradosaggio dell’anticoagulante per procurare delle emorragie cerebrali, sostanze miscelate successivamente a vasodilatatori che avrebbero reso queste emorragie inarrestabili nel giro di pochi minuti.

Durante l’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari disponeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere concordando con la gravità di indizi a carico del soggetto per le tre tipologie di reato ad egli contestate.

L’uomo, attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Modena, risulta percettore di reddito di cittadinanza, motivo per il quale è stata avanzata dai militari una segnalazione alle autorità competenti per la cessazione dell’erogazione del beneficio, così come previsto dalla legge.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ravenna hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Ravenna nei confronti di un italiano accusato di tentato omicidio, violenza sessuale aggravata e maltrattamenti nei confronti della ex coniuge.

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L’attività di indagine ha avuto inizio allorché la donna si è recata alcuni giorni fa presso un Comando Stazione dell’entroterra faentino per denunciare le violenze fisiche e verbali patite ad opera dell’ex coniuge, riferendo inoltre un inquietante sospetto circa la possibilità che lo stesso potesse aver provato a somministrarle in maniera occulta dei medicinali in sovradosaggio, al fine di recarle nocumento.

Gli accertamenti investigativi, coordinati e disposti dal Sostituto Procuratore Cristina D’aniello, hanno permesso di acclarare, grazie a ricostruzioni testimoniali ed attività tecnico-intercettive la dinamica di un reale tentativo continuato di avvelenamento da parte dell’uomo  nei confronti della ex moglie, attraverso la somministrazione di dosi di anticoagulanti sciolti nel caffè, al fine di procurarle emorragie.

Le indagini hanno peraltro consentito di accertare, in un contesto stratificato nel tempo, maltrattamenti fisici e psicologici e due episodi di violenza sessuale nonostante la già avvenuta separazione tra l’uomo e la donna.

La gravità, nonché estrema pericolosità, delle condotte poste in essere dall’uomo in relazione al tentativo attuale di avvelenamento hanno comportato la decisione da parte dell’Autorità Giudiziaria di procedere a fermare immediatamente il soggetto, il quale ora si trova ristretto presso la Casa Circondariale di Ravenna in attesa dell’udienza di convalida.