venerdì, Aprile 19, 2024

Rapporto Bankitalia: redditi a picco

Il rapporto di Bankitalia analizza gli effetti della pandemia sull’economia italiana. Piuttosto preoccupante la situazione per quanto riguarda il forte calo di redditi e consumi. Viceversa, emerge un notevole aumento dei risparmi nel nostro Paese. Inoltre, Banca d’Italia, sottolinea le disastrose conseguenze del Covid-19 su un settore in particolare, quello del turismo.

Rapporto di Bankitalia: quali sono i numeri relativi ai redditi?

Ma quali sono i numeri che emergono dal rapporto “I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19” redatto dalla Banca d’Italia? Innanzitutto, si evidenzia: “Nel primo semestre del 2020 i redditi privati non finanziari hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi 20 anni”. Questo calo è stato contrastato solo in parte dalle misure di sostegno”. In particolare, nei primi sei mesi del 2020: “I redditi primari pro capite a valori correnti delle famiglie si sono ridotti dell’8,8% rispetto al primo semestre del 2019. Una contrazione decisamente più ampia di quelle registrate nelle fasi più acute della crisi finanziaria (-5,2%) e di quella dei debiti sovrani (-3,4%)”.

Inoltre, aggiunge: “I redditi da lavoro dipendente sono scesi dell’8,7% per effetto del calo dei redditi unitari (-7%) e dell’occupazione alle dipendenze (-1,7%). I redditi da lavoro e i profitti delle famiglie produttrici sono diminuiti del 7,4%. Invece, gli altri redditi sono calati del 13%”. Per quanto riguarda il valore aggiunto delle imprese italiane nel primo semestre del 2020: “È diminuito del 15% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un calo quasi doppio rispetto a quello, già eccezionale, registrato nel primo semestre del 2009 al culmine della crisi finanziaria”. Inoltre, nello stesso semestre, i profitti delle imprese risultano ridotti del 18%.

Diminuiscono i consumi e aumenta il risparmio

Una evidente conseguenza del calo dei redditi, è stata quella della forte diminuzione dei consumi. Infatti, nonostante il sostegno pubblico alla capacità di spesa delle famiglie, nel primo semestre del 2020 è stato registrato un forte crollo dei consumi (-9,8%). Questo ha portato a sua volta, ad un aumento del risparmio netto di ben 51,6 miliardi. Dunque, il tasso di risparmio è più che triplicato rispetto alla fine del 2019 (da 2,8% a 9,2%), a differenza di quanto accaduto durante le due precedenti crisi. E Bankitalia evidenzia: “L’aumento del risparmio è riconducibile non solo all’impossibilità di realizzare alcune spese per effetto delle misure restrittive in vigore. Ma anche ad un atteggiamento di spesa più cauto da parte delle famiglie a fronte dei rischi di caduta dei redditi e dei rischi di contagio connessi ad alcune attività di consumo”.

Inoltre, Banca d’Italia, sottolinea: “Le famiglie hanno accresciuto la loro ricchezza finanziaria netta grazie ad un accreditamento netto pari a 58,8 miliardi. A tale accreditamento è corrisposto un aumento delle attività delle famiglie per 33 miliardi e una riduzione delle passività per 26 miliardi”. Dunque, nel primo semestre, il circolante e i depositi sono aumentati rispettivamente, di 11,3 e 35,4 miliardi. Registrandosi in tal modo, gli aumenti più forti, dall’avvio della moneta unica per quanto riguarda il circolante, e dal 2012 per quanto concerne i depositi.

Rapporto di Bankitalia: la situazione del settore turistico

Banca d’Italia si è poi soffermata sulla grave situazione del settore turistico italiano. Infatti: “Ad ottobre 2020 è ripresa la contrazione dei flussi turistici, sia in ingresso sia in uscita, a causa del peggioramento degli indici di diffusione del Covid-19”. Rispetto ad ottobre dello scorso anno, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia risultano inferiori del 70,4%. Invece, quelle dei viaggiatori italiani all’estero, sono diminuite del 75,5%. E Bankitalia aggiunge: “L’improvvisa e drastica contrazione dei flussi turistici avrà significativi impatti sul PIL del nostro Paese, nonché serie conseguenze sulle imprese del settore e del suo indotto. Il turismo rappresenta un importante settore dell’economia in Italia e nel mondo, con un forte potenziale in termini di crescita ed occupazione. Gli effetti della pandemia hanno reso particolarmente evidente la rilevanza di questo settore”.


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