Quel trionfo di Lancia al Rally di Montecarlo

La storia dell'edizione 1976 vinta da Sandro Munari e dalla Stratos

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lancia stratos rally montecarlo

Gli appassionati di rally di una certa età ricorderanno le eroiche gesta della Lancia in quel di Montecarlo. Ma c’è un’edizione, in particolare, che rimarrà per sempre nella storia del motorsport. Nel 1974, Sandro Munari centra il terzo trionfo al “Monte”, con la straordinaria Stratos. Non si tratta di un’impresa semplice: nel primo giorno di gara, il 24 gennaio, il “Drago” rischia seriamente di perdere tutto. Ripercorriamo insieme quelle tappe cariche di tensione, l’ultimo ostacolo a separare quell’uomo e quella macchina dallo scrivere la storia.


Lancia Delta S4 rivive grazie ad un rendering


La Lancia stava perdendo quel Rally di Montecarlo?

La sera del 24 gennaio 1974, Munari ed il suo navigatore Silvio Maiga sono saldamente in testa alla corsa. la classifica generale li vede in vantaggio di quattro minuti sul francese Guy Frequelin, al volante di un Porsche 911. C’è da affrontare la prova speciale sul colle del Saint Jean-en-Royans, a 1000 m di quota, i ricognitori segnalano la pioggia. C’è il rischio concreto di una strada ghiacciata, e la scelta delle gomme è fondamentale. Munari, però, monta le gomme da bagnato, anziché quelle chiodate. Perché?

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Quella maledetta radio

Il problema è che i ricognitori non riescono ad avvisare il pilota. Un problema tecnico impedisce all’assistenza di avvertire Munari, il quale si ritrova ad affrontare ben 40 Km su un lastrone di ghiaccio, con pneumatici inadatti. Al traguardo, la Stratos arriva integra, ma il prezzo sportivo da pagare è alto. Dai quattro minuti di vantaggio di partenza, Sandro arriva ad uno di ritardo, con Frequelin che passa in testa. Addio sogni di gloria?

Lancia Stratos, un sudatissimo Rally di Montecarlo

E siccome le disgrazie non vengoono mai da sole, Munari e Maiga si ritrovano il cambio bloccato in quarta marcia. Siamo alla vigilia della prova speciale più impegnativa e pittoresca, il Col de Turini. Ma il “Drago” non è uno che molla facilmente: pur con una marcia sola, il pilota di Cavarzere sfrutta tutta la sua abilità ed esperienza, giocando magistralmente con la frizione. Al termine del Turini, Munari e Maiga sono di nuovo in testa alla gara.

I meccanici Lancia compiono un piccolo miracolo, riparando la trasmissione in meno di 15 minuti. Dopodiché la competizione si fa tutta in discesa per i lancisti, che giungono al traguardo del Principato da trionfatori. E’ il terzo successo al “Monte” per Sandro Munari, il primo per la neo omologata Lancia Stratos. Andiamo a conoscerla meglio.

Identikit della “bestia”

La Lancia Stratos, con il Rally di Montecarlo 1974, fa il suo debutto ufficiale nei rally. Nata dall’idea del team manager Cesare Fiorio, il quale chiede ai suoi collaboratori di scrivere su un foglio quello che deve avere la vettura da rally perfetta, la Stratos ha una carrozzeria avveniristica, frutto della matita di Bertone. Sotto il cofano posteriore è presente un V6 da 2.4 litri della Ferrari Dino, capace di oltre 350 CV in configurazione gara.

Esordiente in gara nel 1974, in versione ufficiale, nello stesso anno la Stratos vince il mondiale Rally, ripetendosi nel 1975 e nel 1976. Nel 1977 conquista anche la Coppa Piloti con Sandro Munari. Le vittorie mondiali sono 19, a cui si aggiungono le decine di successi in ambito europeo e nazionale, in cui la vettura corre fino al 1982 (nel mondiale viene ritirata dopo 1979, per far posto alla Fiat 131 Abarth). In versione stradale, la Stratos eroga 190 CV, viene prodotta in 492 esemplari e può arrivare a costare più di mezzo milione di dollari.


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