giovedì, Aprile 25, 2024

Quattro banche centrali testano le valute digitali per i pagamenti transfrontalieri

La Banca dei regolamenti internazionali sta collaborando con le banche centrali di Australia, Malesia, Singapore e Sudafrica per testare l’uso delle valute digitali della banca centrale (CBDC) per regolare i pagamenti transfrontalieri.

Nell’ambito di una nuova iniziativa denominata Project Dunbar, l’organismo globale per le banche centrali svilupperà un prototipo di piattaforme condivise per le transazioni transfrontaliere utilizzando più CBDC.

“Queste piattaforme multi-CBDC consentiranno agli istituti finanziari di effettuare transazioni direttamente tra loro nelle valute digitali emesse dalle banche centrali partecipanti, eliminando la necessità di intermediari e riducendo tempi e costi delle transazioni”, ha affermato la BRI.

La piattaforma condivisa

Le CBDC sono una forma di moneta digitale, denominata nell’unità di conto nazionale, che è una responsabilità diretta della banca centrale. Questi possono essere progettati per l’uso tra intermediari finanziari o nell’economia in generale.

La piattaforma condivisa multi-CBDC esplorata nell’ambito del Progetto Dunbar ha il potenziale per scavalcare gli accordi di pagamento legacy e fungere da base per una piattaforma di regolamento internazionale più efficiente”, ha affermato Fraziali Ismail, assistente del governatore di Bank Negara Malaysia.

“Speriamo che il progetto stimolerà una maggiore collaborazione pubblico-privato per consentire pagamenti transfrontalieri rapidi e senza attriti, combinando sia i vantaggi della tecnologia di contabilità distribuita che l’efficienza di una piattaforma comune”.

Sistema monetario aperto

La BRI ha da tempo espresso il proprio sostegno alle CBDC, affermando che contribuiscono a un sistema monetario aperto, sicuro e competitivo che supporta l’innovazione e serve l’interesse pubblico.

“I CBDC potrebbero costituire la spina dorsale di un nuovo sistema di pagamento digitale altamente efficiente consentendo un ampio accesso e fornendo solidi standard di governance dei dati e privacy basati sull’ID digitale”, ha affermato la BRI a giugno. “Per realizzare il pieno potenziale delle CBDC per pagamenti transfrontalieri più efficienti, la collaborazione internazionale sarà fondamentale”.

Le criptovalute, d’altra parte, sono beni speculativi che in molti casi consentono attività criminali e “lavorano contro il bene pubblico”, ha aggiunto.

La BRI prevede di pubblicare i risultati del “Progetto Dunbar” all’inizio del 2022, che forniranno maggiori informazioni sullo sviluppo della piattaforma per gli insediamenti globali e regionali.

Ad aprile, la Banca del Giappone ha dichiarato che avrebbe avviato una serie di esperimenti per uno yen digitale e il Tesoro del Regno Unito e la Banca d’Inghilterra hanno affermato che avrebbero istituito una task force per sviluppare un “Britcoin”.

Anche i ministri delle finanze del G7 e i governatori delle banche centrali si sono impegnati a lavorare insieme sulle CBDC per sviluppare un’intesa “sulle loro più ampie implicazioni di politica pubblica”.

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