Era il 20 agosto 1977 quando la NASA lanciò nello spazio una delle prime esploratrici del sistema solare esterno: la sonda spaziale Voyager 2.
La sonda fu lanciata dalla base di Cape Canaveral a bordo di un razzo Titan III con l’obiettivo di partire alla scoperta dei pianeti della nostra galassia. Tra le sue destinazioni infatti, vi erano Giove, Saturno, Urano, Nettuno e lo spazio interstellare.
Voyager 2 è ancora in attività e appartiene al programma Voyager che la rende uguale alla sua sorella – la sonda Voyager 1 partita il 5 settembre dello stesso anno.
Il viaggio della sonda Voyager 2
In un primo momento la sonda Voyager 2 si avvicinò ai pianeti Giove e Saturno. Rispettivamente vennero visitati il 9 luglio 1979 e il 26 agosto 1981. Solo durante il viaggio gli studiosi si resero conto che potevano portare la sonda anche alla scoperta dei pianeti Urano (24 gennaio 1986) e Nettuno (25 agosto 1989). I passaggi vicino a quest’ultimi pianeti sono stati gli unici. Potevano infatti sfruttare un allineamento planetario piuttosto raro che avrebbe reso la sua missione ancora più particolare.
Il 5 novembre 2018 la sonda Voyager 2 ha oltrepassato l’eliopausa. Il confine in questione si riferisce al punto in cui il vento solare emesso dal Sole è fermato dal mezzo interstellare. A causa della nuova tecnologia a disposizione degli studiosi, la Voyager 2 è stata la prima sonda ad avere rivelato e misurato il termination shock.
La sorella – la sonda Voyager 1 – ha varcato i confine del sistema solare già nel 2013 portandola nel 2018 a raggiungere la distanza di 21 miliardi di chilometri dalla Terra.
Le previsioni indicano che le sonde si spegneranno nel 2025
Nel 2018 la sonda Voyager 2 era distante 18 miliardi di chilometri e continuava ad essere comunicante con la Terra. Eppure, come ha indicato il giornale Focus, le previsioni indicano che le sonde Voyager si spegneranno nel 2025 dando fine alle sonde più longeve di sempre.
Secondo aggiornamenti recenti pare che le batterie a isotopi di plutonio 238 con cui sono state costruite le sonde, non forniranno pià l’energia e il calore necessari a farle funzionare. Per quanto riguarda il calore infatti, non possono più fare affidamento sul Sole trovandosi fuori dal Sistema Solare. E laddove si trovano in questo momento le temperature raggiungono i -59 °C.
Secondo l’articolo del 25 luglio di quest’anno, il livello di potenza di energia è al 60%. Sembra poi che la Voyager 2 stia accusando un malfunzionamento ai propulsori che ne controllano l’assetto. Per compensare a questo problema, la NASA ha attivato brevemente i propulsori di manovra, utilizzati solo per un incontro ravvicinanto con Nettuno nel 1989.
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