venerdì, Marzo 29, 2024

Qatar: scomparso attivista che si occupa dei lavoratori migranti

In Qatar le condizioni dei lavoratori migranti sono pessime. Malcolm Bidali, che nel 2016 era giunto in nel Paese per lavorare come guardia di sicurezza, ha deciso di scrivere un blog sulle condizioni dei lavoratori. Ora, diversi gruppi per i diritti umani hanno affermato che l’attivista è scomparso in Qatar. Bidali è stato arrestato ed è detenuto in un luogo segreto. In Qatar, Paese che ospiterà i prossimi Mondiali di calcio, sono scoppiate numerose proteste e il governo ha deciso di introdurre riforme sul lavoro.

In Qatar è scomparso un attivista dei lavoratori?

Un gruppo per i diritti umani ha affermato che una guardia di sicurezza kenyota, che ha scritto un blog sulla difficile situazione dei lavoratori migranti in Qatar, è sparita. Secondo quanto afferma una coalizione di gruppi per i diritti umani, tra cui Amnesty International e Human Rights Watch, Malcolm Bidali è stato arrestato dai servizi di sicurezza del Qatar più di una settimana fa ed è detenuto in un luogo segreto.  

Bidali è giunto in Qatar nel 2016 per lavorare come guardia di sicurezza. Lo scorso anno ha iniziato a scrivere sul trattamento dei lavoratori migranti nel Paese che deve ospitare i Mondiali di calcio. I suoi articoli, scritti sotto lo pseudonimo di “Noah”, danno una visione delle condizioni di lavoro e di vita di alcuni lavoratori migranti nello Stato del Golfo. Bidali, nei suoi articoli, descrive in dettaglio i dormitori sovraffollati, la mancanza di privacy e la confisca dei passaporti.

Le minacce di boicottaggio ai Mondiali

La detenzione di Biali arriva mentre il Qatar deve combattere contro le minacce di boicottaggio al Mondiali a causa proprio dei diritti dei lavoratori migranti. Diversi gruppi per i diritti umani hanno chiesto alle autorità del Qatar di rivelare dove Bidali è detenuto. Hanno affermato: “Siamo estremamente preoccupati per il suo benessere e per il fatto che possa essere stato arrestato per rappresaglia per il suo legittimo lavoro sui diritti umani. Esortiamo le autorità a rivelare dove si trova Malcolm e ad assicurarci che sia protetto dalla tortura e da altri maltrattamenti. Se Malcolm viene detenuto solo per aver esercitato pacificamente il suo diritto alla libertà di espressione, deve essere rilasciato immediatamente e senza condizioni”.

Qatar introduce delle riforme

Nelle ultime settimane, le guardie di sicurezza hanno organizzato una serie di proteste in Qatar per la retribuzione e le condizioni di lavoro. In un video sui social media, si possono vedere decine di lavoratori intonare: “Niente soldi, niente lavoro“. Negli ultimi nove mesi il Qatar ha introdotto importanti riforme alle sue pratiche di lavoro. Ha introdotto un salario minimo di 1.000 riyal (220 euro) al mese. Inoltre se i datori di lavoro non forniscono cibo e alloggio, devono pagare un’indennità aggiuntiva di 800 riyal (175 euro). Ha anche in gran parte posto fine al sistema kafala (sponsorizzazione), in base al quale i lavoratori non possono cambiare lavoro senza il permesso del loro datore di lavoro. 


Leggi anche: Mondiali in Qatar: che fifa

Qatar: 6.500 migranti morti nella totale indifferenza

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