Il presidente russo Vladimir Putin forma una task force per la mobilitazione. In Russia cresce la paura che Putin voglia lanciare un secondo round di mobilitazione, anche se il Cremlino ha negato che stia perdendo in considerazione una seconda chiamata alle armi.
Il presidente Putin forma una task force per la mobilitazione
Il presidente russo Vladimir Putin ha istituito una task force per coordinare il lavoro tra il governo i blogger militari favorevoli alla guerra nel tentativo di migliorare la caotica campagna di mobilitazione. Nel decreto di Putin si legge che “sotto la task force, le autorità federali e le associazioni pubbliche interagiranno su questioni di preparazione, mobilitazione, registrazione militare e protezione sociale e legale dei soldati russi mobilitati e delle loro famiglie”. Inoltre, tra le responsabilità della task force vi sono l’emissione di raccomandazioni sul miglioramento delle capacità di mobilitazione militare, disposizioni e regolamenti legali; organizzazione di alloggi per reclute; analisi dell’educazione patriottica rivolta ai giovani russi; sensibilizzazione del pubblico.
Nel comunicato si legge anche che la task force sarà composta da 31 membri e sarà presieduta da Andrei Turchak, vicepresidente del Consiglio della Federazione della Camera alta della Russia. I membri della task force includono corrispondenti di guerra della televisione di stato e blogger a favore della guerra. Il gruppo riferirà al presidente Putin ogni mese e offrirà le sue raccomandazioni a legislatori, autorità esecutive e organizzazioni competenti. Al ministero della Difesa russo è stato ordinato di fornire “supporto organizzativo e tecnico” alla task force.
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