Public Speaking: l’arte di parlare in pubblico

Quando si parla ad un pubblico, importante è il contenuto che si vuole trasmettere e il modo attraverso cui si esprime quel determinato contenuto. Il Public Speaking, ovvero l’arte di parlare in pubblico, presuppone la comunicazione e il sapersi esprimere.

La comunicazione

Quando si parla ad un pubblico, importante è il contenuto che si vuole trasmettere e il modo attraverso cui si esprime quel determinato contenuto. Il Public Speaking, ovvero l’arte di parlare in pubblico, presuppone la comunicazione e il sapersi esprimere.

La comunicazione è il processo attraverso il quale l’informazione viene trasmessa, con appositi segnali da un sistema all’altro; è il mezzo attraverso cui persone e cose comunicano tra loro.

Entrano in gioco gli elementi della comunicazione:

  • chi? → trasmittente insieme sistemico
  • a chi? → ricevente
  • cosa? → contenuto
  • come? → modo
  • con quale canale? → mezzo principale = linguaggio
  • con quale effetto? → risultato
  • in quale contesto? → ambiente
  • in quali circostanze? → occasione
  • con quale scopo? → finalità
  • sulla base di quali elementi? → fondatezza

Il sapersi esprimere

Il sapersi esprimere consiste nella competenza comunicativa nell’interazione faccia a faccia.

La competenza comunicativa è lo strumento per gestire le impressioni altrui e l’influenza interpersonale. Consiste nell’invio di messaggi per via verbale e non verbale, linguistica ed extralinguistica. E’ la capacità dell’uomo di mettersi in relazione con gli altri.

Durante gli incontri e presentazioni, esistono delle regole che sono: tono amichevole, gesti di esplorazione e tutta una serie di norme, che sono: espresse, quando apprese direttamente. E sono implicite e nascoste, quando sono in riferimento ad un certo episodio sociale.

La conversazione è finalizzata ad uno scopo perseguito da entrambi. Elementi della conversazione sono: la pausa e il silenzio.

La pausa e un momento fisiologico della conversazione che serva a scandire i passaggi di turno. Il silenzio è la violazione del processo discorsivo.

Public Speaking: parlare in pubblico

Quando la persona che deve intervenire davanti ad una platea prende la parola. Deve riordinare le idee e fare una traccia mentale. In tal modo, anche senza preparazione, si riuscirà a parlare in maniera adeguata.

Vanno delineati tre elementi:

1) seguire lo sviluppo logico di ogni punto del discorso;

2) controllare che il discorso si svolga secondo la successione premeditata;

3) accertarsi che i punti del discorso convergano verso l’obiettivo finale.

Inoltre, è sempre opportuno considerare il tipo di pubblico che ascolta e adattarsi al suo umore, attraverso strategie per rendere efficace il proprio argomentare.

A tal scopo, possono utilizzarsi citazioni, aforismi, battute.

Come parlare in pubblico

Parlare in pubblico significa saper piacere, convincere, persuadere, far sognare.

Nei primi secondi di comunicazione col pubblico, devono esserci:

– entusiasmo

– ottimismo

– capacità di mettere chi ascolta a proprio agio e farlo sentire sullo stesso piano di chi parla.

Per essere efficace e persuasivo, l’emittente deve elaborare un proprio modo di comunicare originale e persuasivo.

Quando si inizia a parlare in pubblico, è bene farlo in piedi, perché indica apertura verso gli altri.

Modulare la voce e i gesti, farsi sentire ma non urlare: gestire, appunto, la respirazione facendo le giuste pause e capendo quanto si riesce a parlare senza inspirare.

Se ci si accorge che si sta perdendo il controllo, è necessario: aumentare il tono della voce, dare sfogo alla gestualità, alzarsi se seduti, prolungare il contatto visivo col pubblico. Per vincere l’ansia, è necessario prepararsi adeguatamente; poco prima di iniziare, respirare profondamente trattenendo il fiato per alcuni secondi, ripetere tre-quattro volte, ed espirare lentamente.

Un intervento orale necessita di preparazione e strutturazione: bisogna trovare le idee, strutturare l’introduzione e il cuore dell’intervento. Come pure domandarsi perché il pubblico dovrebbe interessarsi, finalità e modalità. Altresì, considerare chi sono i partecipanti e il luogo di incontro. Ed anche mezzi, quali: lavagna luminosa, lucidi, lavagna a fogli mobili, proiezioni di videocassette.

Prepararsi al Public Speaking

La preparazione consiste anche nel strutturare il discorso in tre parti:

  • apertura: annuncio argomento che si va a trattare;
  • corpo: esposizione argomento;
  • conclusione: riassunto.

Allo stesso tempo, bisogna saper utilizzare la comunicazione verbale nelle sue diverse forme:

  • verticale, quando la platea condivide con l’emittente la stessa formazione socio-culturale;
  • orizzontale, quando la platea non condivide la stessa formazione socio-culturale, e considerare differenti modalità di esposizione e di linguaggio.

Saper parlare in pubblico e persuasione

Saper parlare in pubblico è considerato un’arte. Coincide con l’arte della persuasione. Cioè influenzare per produrre nuove opinioni.

Ciò può accadere concentrandosi sui propri obiettivi, autoregolandosi e analizzando le proprie reazioni, mantenendo il controllo.

Cosa non dire

Durante l’inizio del parlare in pubblico, sono da evitare le cosiddette “aperture suicide”:

– atteggiamenti insicuri (Es. “mi rammarico di rubare tempo prezioso…”);

– atteggiamenti entusiastici (Es. “dopo la mia relazione avrete le idee più chiare”);

– atteggiamenti aggressivi (Es. “veniamo al sodo”, “non facciamo gli ipocriti”).

Public Speaking. Istruzioni per l’uso

E’ necessario dare ad ogni ascoltatore l’impressione che si sta parlando a lui e solo a lui. E’ importante dimostrarsi attivi, andare verso gli altri, sorridere, guardare, alzare la voce.

Si utilizzano gesti appropriati e consapevoli, il sorriso, e il controllo della respirazione.

E’ buona norma “provare la parte”, ripetere e formarsi. Si deve prestare attenzione al modo di comunicare, usando il corpo come veicolo del messaggio/informazione, e concentrandosi sul linguaggio corporale e quello verbale.

Il linguaggio corporale considera:

– corpo: es. se si scrive alla lavagna, non voltare le spalle al pubblico e nel frattempo commentare; stare in piedi o seduti;

– viso e sguardo: espressione aperta e distesa; se il pubblico è poco, ruotare lo sguardo su tutti; se il pubblico e molto, fissare una persona al centro e inglobare quella ai lati; evitare eccessiva gestualità;

https://www.periodicodaily.com/linguaggio-del-corpo-il-potere-dello-sguardo/

– voce: variare volume e velocità, sottolineare scandendo e fare pause per enfatizzare i contenuti.

Il linguaggio verbale deve precedere l’utilizzo di frasi brevi e di un linguaggio adeguato al pubblico, l’uso di metafore e similitudini perché il pubblico presti attenzione.

‘Tutti gli oratori dovrebbero abbordare la loro preparazione non da cosa vogliono dire ma da cosa loro vorranno imparare’.

(Tod Stocker)

Il successo del parlare in pubblico

Vanno seguite tecniche di comunicazione che divengono regole:

  • contatto con gli occhi
  • gestione dello spazio, dunque avvicinarsi e fare battuta per ridestare attenzione
  • muovere il corpo secondo la conversazione
  • attirare l’attenzione e mantenere l’interesse
  • rompere il ghiaccio (es.: esordire con una domanda; citare un avvenimento di facile comprensione che tranquillizzi chi parla).

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Pensare in grande, pur iniziando in piccolo, e liberi da pregiudizi e timori.

Il successo nel parlare in pubblico si costruisce facendosi delle domande. Ad esempio: ‘Parlo di un argomento che conosco solo io? ’, ‘Il pubblico è venuto spontaneamente? ’, ‘Pensa di ottenere vantaggi dal mio intervento? ’

Ciò per individuare obiettivi e strategie più efficaci per raggiungerlo.

Un bravo comunicatore è colui che riesce a trasmettere un messaggio comunicandone anche il senso ed il significato voluto, ma è soprattutto colui che sa ascoltare ed osservare.

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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