La Psicologia di Comunità

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La Psicologia di Comunità vuole fornire conoscenze, strumenti e metodi per lo sviluppo di competenze in ambito di promozione e recupero della salute psicosociale e qualità della vita. Fa riferimento alla gestione, valutazione, promozione degli interventi individuali, su gruppi e organizzazioni nei contesti sociali.

Comunità e Psicologia della Comunità

La Psicologia di Comunità è l’area di ricerca e di intervento sui problemi umani e sociali. Si rivolge all’interazione tra la sfera personale collettiva e quella psicologica e sociale. Dunque, si interessa al rapporto tra l’individuo e la collettività. La collettività è rappresentata dall’insieme di relazioni, situazioni e organizzazioni sociali con cui la persona entra in contatto al lavoro, a scuola e in generale nel proprio quotidiano.

La ‘comunità’, allora, è un luogo definito in termini spazio-temporali. I membri sono legati da senso di appartenenza ben radicato. Al suo interno, si delinea la realizzazione di una comunità giusta e costruttiva intesa come uno strumento per promuovere il benessere psicologico.

L’individuo è il soggetto attivo che co-costruisce la realtà che è diversa dalla macchina umana. Come diversa è la società dalla comunità. La comunità rappresenta i membri che agiscono reciprocamente, anteponendo valori, norme, interessi della collettività a quelli personali o del proprio sottogruppo. La società stipula un contratto per cui si impegna a rispettare precisi obblighi.

Orientamento della Psicologia di Comunità

L’orientamento è sistemico-ecologico. Vuol dire che è rivolto alla prevenzione e interazione tra: individui, gruppi, sistemi e reti di sistemi. L’operatore di comunità sottolinea il rafforzamento delle risorse piuttosto che l’eliminazione del deficit. Infatti, opera con le persone ma agisce sulla relazione nello specifico contesto.

Esistono due mondi: uno psichico e l’altro sociale.

Il mondo psichico

Il mondo psichico fa capo alla prospettiva individualistica proveniente dagli Stati Uniti. Indica che lo psichico esiste indipendentemente dal sociale, e l’individuo è un atomo isolato dalla società; il sociale è cornice dentro cui è inserito l’individuo che è un sociale debole.

Il mondo sociale

Il mondo sociale fa riferimento alla prospettiva collettivistica che proviene dall’Europa. Lo psichico è determinato dal sociale. Allora, l’individuo è il risultato delle sue relazioni con l’ambiente e gli altri. E’ inserito in una rete di relazioni sociali, e la società è un sistema che si rinnova con la relazione tra individui.

Aree di interesse della Psicologia di Comunità

La Psicologia di Comunità si situa nelle scuole, nelle istituzioni ed enti locali. Come pure nelle comunità di accoglienza per soggetti fragili e nelle realtà rieducative e carcerarie. E ancora in aziende più strutturate. Dunque, è rivolta alle persone singole e membri di organizzazioni sociali, nell’ambito, tra l’altro di:

  • cambiamenti pianificati e come conseguenze di organizzazioni sociali sull’individuo;
  • cambiamenti sociali attraverso la modificazione di fattori motivazionali e di personalità;
  • gestione dello stress;
  • valutazione dei processi del cambiamento sociale.

Strumenti e tecniche

Gli operatori professionisti della Psicologia di Comunità utilizzano strumenti e tecniche per ottenere un cosiddetto “profilo di comunità”. Questo può essere modificato per promuovere dinamiche positive. Questi strumenti sono:

  • questionari, test e colloqui;
  • la ricerca-azione, dove di raccolgono opinioni e suggerimenti per migliorare la coesione e il funzionamento della comunità.

Individuo e ambiente

La Psicologia di Comunità fa riferimento alla teoria dell’ecologia dello sviluppo dello psicologo Urie Bronfenbrenner del 1979. Egli affermava che per comprendere il comportamento umano, vanno esaminati sistemi di più persone in interazione, considerando le caratteristiche dell’ambiente. Quindi, andando oltre la situazione immediata.

Infatti, l’ambiente comprende la dimensione soggettiva, cioè i modi con cui la persona vive il proprio ambiente e le trasformazioni. Esistono regioni dell’ambiente favorevoli o sfavorevoli per lo sviluppo di persone con determinate caratteristiche. Si tratta delle cosiddette ‘nicchie ecologiche’. Per scoprire opportunità dell’ambiente, si far riferimento agli interventi ecologici di trasformazione.

In questo contesto, l’individuo è una persona unica e capace di autodeterminarsi. Infatti, possiede una dimensione sociale che lo relaziona all’altro.

La sfida è considerare il legame tra il livello intraindividuale e interindividuale senza perdere di vista il contesto in cui si relaziona.

Caratteristiche della ‘comunità’

La comunità ha le caratteristiche di:

  • senso di appartenenza
  • relazioni sociali
  • espressione di volontà spontanea
  • solidarietà.

Nella Psicologia di Comunità, il punto di partenza sono senso di impotenza e esperienze di frustrazione, per cui gli eventi non sono dominabili e sotto controllo. Il punto di arrivo è l’acquisizione di fiducia di sé e l’apprendimento della speranza che nasce dal controllo sugli eventi, attraverso la partecipazione nella propria comunità.

Vanno studiati gli strumenti concettuali della prevenzione, del rischio psicosociale, della promozione del benessere, dell’empowerment. Come pure la rete sociale e sistemi di sostegno sociale. Da questi, si attua il ‘profilo di comunità’, la ricerca che corrisponde all’azione e l’analisi del territorio.

Gli interventi: la presa in carico

È importante capire esigenza di conoscere e modificare la realtà esistente. Ciò porta a risolvere problemi sociali e comprendere i sistemi sociali. Avviene attraverso le fasi di:

  • diagnosi
  • pianificazione
  • attuazione
  • valutazione
  • identificazione risultati
  • rilevanza risultati per la teoria
  • ciclo di continuità, fino al raggiungimento degli obiettivi.

La Psicologia di Comunità, concretamente, propone interventi relativi a:

  • problemi sociali
  • situazioni da potenziare
  • criticità.

Nello specifico, i problemi sociali vengono presi in carico quando diversi individui collaborano a titolo professionale o solidaristico per la soluzione di un problema specifico o che riguarda la comunità locale. Sono coinvolti diversi individui perché c’è l’esigenza di interventi integrati, per considerare la globalità della persona.

La presa in carico è a quattro livelli:

  • professionale, quando sono presenti le risorse operatore e c’è la capacità di contenere il problema;
  • interprofessionale: avviene l’integrazione delle competenze dell’operatore per favorire la riduzione dei rischi; istituzionale, quando il problema è gestito da diversi servizi istituzionali con gerarchia di responsabilità;
  • comunitaria, quando ci sono più protagonisti con proprie situazioni diverse, per cui le persone devono condividere le responsabilità. Agiscono reciprocamente anticipando valori, norme, costumi della collettività a quelli personali.

Welfare State

Si attiva il Welfare State. Esso è un progetto sociale dove gli operatori dei servizi sociali, sanitari, educativi e culturali situano la loro professionalità. I singoli servizi esprimono gli obiettivi e i modelli per raggiungerli. Il Welfare State permette assistenza, assicurazione e sicurezza sociale, inserendo diritti sociali e anche doveri di contribuzione finanziaria. Esso tutela il bisogno, attraverso:

  • contributi economici forniti dal Comune;
  • assicurazione e sistema pensionistico;
  • Servizio Sanitario Nazionale.

I progetti nell’ambito della Psicologia di Comunità

È necessaria la progettazione, da ‘pro-iacere’, cioè ‘gettare avanti’. Coincide con:

  • prevedere in anticipo le azioni per raggiungere l’obiettivo prefissato;
  • progettazione come indagine pratica e attività esplorativa volta alla soluzione di problemi.

I progetti di intervento nel sociale sono finalizzati all’orientamento, formazione e inserimento lavorativo di persone appartenenti alle fasce deboli. Come pure alla promozione del benessere, di educazione sessuale e di promozione della salute. Ancora, alla prevenzione e disagio minorile, del danno dalle tossicodipendenze e di assistenza domiciliare e socio educativa. I progetti sono un insieme di attività in vista di un risultato specifico, ovvero rispondono a:

  • che cosa?
  • come?
  • quando?
  • perché?

Le tappe di un progetto-intervento, invece, sono cinque: azione, attivazione, progettazione, realizzazione e verifica.

L’attenzione è sempre rivolta al contesto sociale di cui il professionista di comunità si prende cura, e delle persone che ne fanno parte, promuovendo lo sviluppo delle relazioni.

https://www.periodicodaily.com/psicologia-e-culture-della-psicologia/