Il Paris Saint-Germain è sicuramente una delle squadre più ambiziose e ben strutturate dell’intero panorama calcistico europeo e mondiale: ingenti capitali a disposizione, rosa piena zeppa di campioni e un tecnico, Unai Emery, che ha già ampiamente dimostrato il proprio valore alla guida del Siviglia, conquistando tre Europa League consecutive con gli andalusi. Insomma, sulla carta ai parigini non manca praticamente nulla per ambire ai traguardi più prestigiosi e l’ottimo avvio stagionale del club della capitale francese lascia presagire che quella attualmente in corso sarà un’annata molto proficua. Gli arrivi a dir poco remunerativi di Kylian Mbappé dai campioni di Francia in carica del Monaco e di Neymar dal Barcellona, uniti alle permanenze di top player del calibro di Thiago Silva, Verratti, Pastore, Di Maria, Lucas Moura, Cavani e tanti altri hanno reso ancor più stellare l’organico a disposizione del PSG. Eppure non è tutto oro quel che luccica.
Sei vittorie in altrettante giornate, ventuno reti messe a segno e soltanto tre incassate in Ligue 1, in cui è in vetta a punteggio pieno con tre punti di vantaggio sul Monaco secondo, e vittoria esterna per 5-0 al cospetto del Celtic di Brendan Rodgers nella prima giornata di Champions League. I numeri sono inequivocabili e, indubbiamente, stratosferici, ma con tante stelle in squadra basta poco per accendere la miccia delle polemiche e dei litigi. I protagonisti in questione sono due dei fuoriclasse più importanti della squadra: da un lato Edinson Cavani, dall’altro Neymar. Il primo indossa la maglia del PSG dall’estate 2013 ed è a un passo dal diventare il miglior marcatore della storia del club parigino, essendo attualmente secondo in classifica a quota 139 reti, dietro soltanto al suo ex compagno di squadra Zlatan Ibrahimovic, primo con 156 segnature messe a referto. Dallo scorso anno è lui il principale terminale offensivo della squadra parigina, in virtù della partenza dello stesso Ibrahimovic, e dopo aver superato soltanto in un’occasione la soglia dei trenta gol stagionali nei suoi primi tre anni all’ombra della Tour Eiffel, il Matador ha chiuso la scorsa annata con cifre a dir poco pazzesche: 49 reti in 50 partite tra campionato e coppe e vittoria della classifica marcatori della Ligue 1 con 35 gol, di cui sette dal dischetto.
Il secondo, invece, è arrivato la scorsa estate alla corte di Emery per l’astronomica cifra di circa 222 milioni di euro, che lo rendono ad oggi l’acquisto più costoso della storia del calcio. Poche settimane più tardi aver mandato in porto quello che da molti viene definito il “trasferimento del secolo”, e non soltanto per l’aspetto economico, il PSG ha accolto anche il giovane astro nascente del calcio mondiale, l’attaccante classe ’98 Kylian Mbappé Lottin, versando circa 145 milioni di euro più 35 di bonus nelle casse del Monaco (il pagamento, però, avverrà soltanto al termine di questa stagione, in quanto il talentuoso golden boy francese è stato prelevato in prestito con diritto di riscatto). Questi ultimi due, dunque, da quest’anno compongono un formidabile tridente offensivo con il centravanti uruguaiano, un trio cui non manca davvero nulla ed è da molti ritenuto uno dei migliori, se non il migliore, tra gli attacchi dei maggiori top club europei e mondiali.
Come detto, però, non è tutto oro quel che luccica. E così, dopo che una delle favole più belle del calcio moderno sembrava essere soltanto agli albori, qualcosa si è rotto. I tre hanno messo la loro firma nel successo per 5-1 in casa del Metz lo scorso 8 settembre, quindi si sono ripetuti quattro giorni più tardi in Champions League, propiziando il 5-0 maturato a Glasgow contro il Celtic. Cavani e Neymar, però, hanno duramente polemizzato in seguito all’esecuzione di punizioni e rigori (in particolare domenica scorsa, nel sofferto 2-0 interno col Lione), con il primo che ha rivendicato il diritto di calciare in quanto lo ha già fatto per tutta la scorsa stagione e lo stesso tecnico Emery lo tiene in grandissima considerazione in questo senso, il secondo ha risposto smettendo di seguire il proprio compagno di reparto su Instagram. Ma non finisce qui: il Matador ha sferrato il contrattacco, comunicando in maniera nemmeno troppo velata al brasiliano che non lo avrebbe invitato alla sua festa di compleanno.
Insomma, una serie di battibecchi alquanto atipici e infantili sembrano aver spazzato via quasi del tutto l’entusiasmo che gravitava fino a pochi giorni fa intorno al magico tridente Mbappé-Cavani-Neymar, sul quale i tifosi parigini riponevano e ripongono tuttora sogni e speranze. Emery, da buon tecnico qual è, ha preso una posizione in merito alla vicenda, decidendo di non convocare Neymar per l’ormai imminente trasferta col Montpellier, in programma domani pomeriggio. La decisione del tecnico spagnolo è stata ufficialmente giustificata con un problema fisico, più precisamente al piede, occorso all’ex Barcellona, ma è inevitabile che tale comunicazione desti scalpore, alla luce di quanto avvenuto nel corso di una settimana a dir poco tormentata per il PSG. La cena organizzata da Dani Alves, altro grande innesto della sensazionale estate parigina, nonché compagno di Nazionale e molto amico del suo connazionale Neymar sin dai tempi in cui i due giocavano insieme tra le file del Barcellona, non sembra essere bastata per calmare le acque e riportare il sereno.