martedì, Aprile 16, 2024

Proteste in Cina contro la politica zero-Covid

Dilagano le proteste in Cina contro la politica zero- Covid attuata dal governo. Da Shanghai a Pechino numerosi manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro i continui lockdown. Come di consuetudine, il Partito Comunista Cinese per sopprimere le critiche ha cancellato tutti i post sui social media che mostravano le proteste.

Politica zero-Covid: scoppiano le proteste in tutta la Cina

Dilagano le proteste in tutta la Cina contro la politica zero-Covid. I manifestanti chiedono le fine delle rigide restrizioni imposte dal governo cinese. La più grande protesta si è svolta a Shanghai. I media hanno riferito che sono state segnalate manifestazioni anche in un’università nella città di Nanchino e nella capitale Pechino. La rabbia degli abitanti è aumentata dopo che 10 persone sono morte a causa di un incendio scoppiato in un condominio nella capitale dello Xinjiang, Urumqi. Secondo quanto riferito, le persone sarebbero morte in quanto non sono riuscite a fuggire in tempo perché l’edificio era in lockdown.  

Secondo un video circolato sui social media, a Shanghai i manifestanti cantavano: “Togli il blocco per Urumqi, togli il blocco per lo Xinjiang, togli il blocco per tutta la Cina”. E anche: “Abbasso il Partito Comunista Cinese, abbasso Xi Jinping, libera Urumq!”. Diversi testimoni hanno riferito che le proteste sono state represse con la forza.  Un manifestante che ha fornito solo il suo cognome, Zhao, ha detto ad all’Associated Press che uno dei suoi amici è stato picchiato dalla polizia e due amici sono stati spruzzati con spray al peperoncino. Zhao ha anche detto che i manifestanti hanno urlato slogan, tra cui “Xi Jinping, dimettiti; Partito Comunista, dimettiti”, “Sblocca lo Xinjiang, sblocca la Cina”, “non vogliamo test PCR, vogliamo la libertà” e “libertà di stampa”.

Proteste a Pechino e Nanchino

Anche a Pechino sono state organizzate piccole proteste. Un video condiviso con l’agenzia di stampa Reuters ha mostrato i residenti di Pechino in una parte non identificabile della capitale che marciavano intorno a un parcheggio all’aperto, gridando “Fine del blocco!”. Protese anche in altre parti della Cina. A Nanchino, i video pubblicati online mostrano centinaia di studenti che si radunano nel campus dell’Università di comunicazione della Cina in solidarietà con le vittime dell’incendio di Urumqi. 

Le proteste allo stabilimento Foxconn

Nei giorni scorsi, sono scoppiate violente proteste nello stabilimento di Foxconn di Zhengzhou, la cosiddetta “iPhone City”. L’impianto era entrato in lockdown dopo la scoperta di alcuni casi Covid e numerosi lavoratori hanno tentato di fuggire. I video e le foto postati sui social mostrano un numeroso gruppo di lavoratori che si scontra con persone in tute ignifughe e poliziotti antisommossa.


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Cina: la politica zero-Covid è sotto i riflettori

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