La polizia ha posto fine all’occupazione dell’Ambassador Bridge, il ponte che collega il Canada con gli USA bloccato dalle proteste del Freedom Convoy. La polizia, che ha intensificato la sua presenza, ha riferito di aver effettuato numerosi arresti e di aver sequestrato veicoli all’interno dell’area della manifestazione.
Proteste Freedom Convoy: riapre l’Ambassador Bidge?
Dopo sei giorni è stato finalmente riaperto il ponte che collega il Canada con gli USA. La polizia canadese è riuscita a fare sgomberare i manifestanti che con i loro veicoli occupavano dall’Ambassador Bridge per protestare contro le restrizioni anti-covid. La polizia ha anche riferito di aver effettuato diversi arresti e di aver sequestrato veicoli all’interno dell’area della manifestazione. “Oggi la mostra crisi economica nazionale all’Ambassador Bridge si è conclusa”, ha affermato il sindaco della città di Windsor Drew Dikens.
L’occupazione ha creato numerosi problemi soprattutto alla catena di approvvigionamento per le case automobilistiche di Detroit. A causa del blocco del ponte, Ford Motor, General Motor e Toyota Motor Corp hanno dovuto tagliare la produzione. Secondo i dati di IHS Markit, che stimano il flusso giornaliero dei veicoli e componenti nel 2021 a 141,1 milioni di dollari al giorno, la perdita stimata finora alla sola industria automobilistica potrebbe raggiungere gli 850 milioni di dollari.
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