Protesta in Romania. La popolazione scende in piazza per manifestare contro la corruzione.

Era dai tempi dell’abbattimento del regime comunista di Nicolae Ceaucescu, nel lontano 1989, che non si vedevano in Romania manifestazioni popolari di protesta così imponenti. Da cinque giorni, in tutte le principali piazze del Paese, vi sono presidi pacifici per chiede le dimissioni del governo e il ritiro del decreto che sostanzialmente aiuta i politici corrotti. La popolazione rumena ha percepito questo messaggio dal provvedimento governativo, il quale, votato in piena notte, depenalizza il reato di corruzione. Il governo, guidato dal premier social democratico Sorin Grindeau, ha affermato che nessun passo indietro sarà fato ed il decreto non sarà ritirato. Occorre ricordare che l’attuale governo ha recentemente vinto le elezioni politiche (dicembre 2016) con una percentuale importante (45,5%). Le forze politiche di opposizione sostengono che il decreto mira a favorire principalmente il segretario del partito di maggioranza Liviu Dragnea. Il processo per abuso di potere, nei confronti di quest’ultimo, è iniziato il giorno del varo del provvedimento governativo. Il Presidente della Romania Klaus Iohannis ha sollecitato l’intervento della Corte Costituzionale bollando il provvedimento del governo “scandaloso”. La pressione popolare ha fatto cadere la prima testa. Si è dimesso il ministro per gli Affari ed il Commercio Florin Jianu, sostanzialmente pentito di aver approvato un provvedimento così contestato. Sulla vicenda interna rumena ha fatto sentire la sua voce anche l’Unione Europea,  preoccupata dal varo di atti governativi che sostanzialmente dichiarano persa la battaglia contro la corruzione. Alcuni osservatori internazionali hanno indicato la Romania come uno dei paesi europei più corrotti, in un contesto sociale dove la diseguaglianza e la povertà sono elementi caratterizzanti. Da sottolineare comunque negli ultimi anni la crescita economica dell’ex paese comunista. Come finirà questo braccio di ferro tra il potere politico ed la popolazione? Il futuro dell’Unione Europea e la su identità passano attraverso queste manifestazioni. I riflettori dell’opinione pubblica sono ormai accesi sula vicenda.