Utilizzavano falsi account per diffondere articoli, commenti ed opinioni di propaganda politica legata al Medio Oriente. Twitter, dopo aver scoperto questa attività di disinformazione, è prontamente intervenuto per sospendere e bloccare circa 16 account fasulli. La scoperta è partita da un’indagine del sito statunitense The Daily Beast che ha rilevato la presenza di interventi sulla piattaforma ad hoc per manipolare e veicolare contenuti a scopo politico. I responsabili del social network hanno fatto sapere di aver provveduto con la sospensione dei profili perché, alterando i fatti a scopo propagandistico, avrebbero disatteso alle regole di base del sito.
Un portavoce di Twitter ha spiegato che l’azienda ormai da tempo sta collaborando con ricercatori e organizzazioni indipendenti per scovare tutti coloro che si iscrivono alla piattaforma per fare della manipolazione a scopi politici. Ha aggiunto che, nel momento in cui entrano in possesso di prove tangibili di comportamenti scorretti, queste vanno prontamente divulgate e comunicate affinché si possa agire per fermarle.

Pare che la propaganda politica sui Paesi del Medio Oriente sia stata portata avanti da circa 19 persone che, ricorrendo ad almeno 16 profili falsi, nel giro di un anno avrebbero diffuso 90 commenti e 46 contenuti atti a manipolare le notizie e a fare disinformazione. Questo è quanto risulta dall’attività di monitoraggio di The Daily Beast. La tendenza degli articoli era quella di esaltare le qualità e l’attività governativa degli Emirati Arabi Uniti, mentre puntualmente venivano screditati Paesi quali l’Iran, la Turchia e il Qatar.
Twitter: prosegue la battaglia contro disinformazione e propaganda politica
La decisione di Twitter di bloccare immediatamente i 16 account che diffondevano fake news rientra nella più ampia strategia dell’azienda che punta a combattere tutti coloro che si iscrivono per fare propaganda politica e diffondere notizie manipolate allo scopo di indirizzare opinioni e reazioni del pubblico. La lunga battaglia del social network è cominciata nel 2018 quando comunicò di aver cancellato più di un milione di profili falsi.
Twitter rimuove migliaia di account finalizzati alla manipolazione politica
Nel mese di giugno di quest’anno, invece, ha fatto sapere di aver eliminato più di 32.000 account, la cui attività era prevalentemente finalizzata alla diffusione di post e commenti propagandistici in favore di Cina, Russia e Turchia.

Per quanto riguarda i falsi iscritti mediorientali, si è scoperto che si nascondevano dietro finti profili che riconducevano a sedicenti professionisti, esperti di determinati settori o giornalisti autorevoli. The Daily Beast ha svelato che in diverse occasioni si presentavano (per dare maggiore credibilità ai loro interventi) come analisti di società internazionali o accademici di comprovata conoscenza della materia trattata. Inoltre sembra che in alcuni casi si trattasse anche di account rubati a persone reali.