Il periodo che stiamo vivendo, sta apportando cambiamenti in tutto il mondo. Al fine di vincere la battaglia, sono necessarie alcune modifiche del nostro stile di vita. E’ fondamentale che ognuno di noi collabori, anche nel proprio piccolo, al fine di sconfiggere il virus che sta affliggendo questo pianeta. Ancora prima della pandemia, esistevano già numerose lotte, per le quali vale la pena schierarsi e combattere. Non tanto per prendere una posizione estremista o portare avanti un ideale. Piuttosto, la meta è la sopravvivenza. Curare noi stessi e l’ambiente in cui viviamo, può considerarsi un dovere, nonché un atto finalizzato al nostro benessere. Ecco perché, in molte scuole elementari, medie e superiori, sta prendendo piede il progetto “odiamo gli sprechi”.
Progetto “odiamo gli sprechi”: di che cosa si tratta?
Ad aprire gli occhi sul tema dell’inquinamento ambientale, è ancora in prima linea l’attivista svedese Greta Thunerg. Grazie alla sua tenacia e alla sua forza, le nuove generazioni hanno preso consapevolezza su un argomento tanto attuale quanto fondamentale. Non si può infatti pensare di andare avanti, nel nostro scorrere vitale, facendo finta di nulla. Continuando a ignorare un problema che sembra tanto lontano, ma che in realtà ci riguarda in prima persona. Formare quelli che saranno gli adulti di domani in questa direzioni, è il metodo più efficace per gettare le fondamenta di un pianeta più vivibile e sano. Il progetto “odiamo gli sprechi”, è nato proprio con questa finalità. A lanciare il programma, è stata E.On, azienda che da sempre si occupa d’energia rinnovabile. Si tratta di materiale didattico in formato digitale, direttamente posseduto dai docenti.
Si parla di slides, video, giochi interattivi e spiegazioni complete, riguardanti i problemi che affliggono il nostro pianeta. Sono diversi gli argomenti che vengono trattati all’interno del progetto. Dalla problematica della plastica, a quella dell’ambiente marino, alla condizione degli animali e molto altro ancora. Il tutto, costellato da consigli pratici e semplici, che possono essere messi in pratica con facilità anche da bambini e ragazzi. Ed è proprio la semplicità che caratterizza i gesti green, che rappresenta la chiave di volta del cambiamento. Mostrare agli studenti che vivere in armonia con se stessi e con il circostante è in realtà elementare, indirizza la mente dei giovani a uno stile di vita più eco- friendly. E di conseguenza, anche le loro famiglie potranno prendere esempio. Saranno dunque i piccoli, a insegnare ai grandi.
Una vera e propria rivoluzione
Gli studenti che hanno aderito al progetto sono circa tremila, provenienti da quaranta scuole italiane. Il programma coinvolgerà sempre più istituti. Il fatto che il materiale sia in formato digitale, rappresenta un aiuto per la didattica a distanza. In questo modo, gli alunni potranno usufruire delle risorse anche da casa. Inoltre, non si tratta di un progetto extrascolastico e facoltativo, bensì di una vera e propria materia. A dare lo spazio a “odiamo gli sprechi”, sono le ore di educazione civica. All’interno del disegno, è compresa anche una sorta di competizione, chiamata “#OdiamoGliSprechi… del sapere”. Le idee più originali, riceveranno un premio. Anche se in realtà, la vittoria spetterà comunque a tutti quanti. Agli studenti, che si formeranno in fatto d’inquinamento ambientale. A tutti noi e al pianeta, che grazie a loro gioverà da questi apprendimenti. Alle generazioni futuri, i quali respiri si confonderanno con un’aria più pulita.