Il Processo Weinstein si arricchisce di una nuova pagina. Il giudice fallimentare statunitense che sta seguendo il caso contro Harvey Weinstein ha confermato il risarcimento di 17 milioni di dollari alle vittime. Il produttore cinematografico, noto per pellicole famose come Pulp Fiction, ha da poco subito la liquidazione della sua azienda di produzione in seguito al processo che lo vede imputato. Sono ben 105 le donne che secondo l’accusa sarebbero state molestate dall’imprenditore statunitense. Ventiquattro di queste hanno formato un’associazione, The Silence Breakers (composta da alcune vittime del produttore come Ashley Judd, Rose McGowan, Rosanna Arquette e Lauren Sivan), che si è rivelata fondamentale nel processo, in quanto hanno apertamente accusato Weinstein di crimini sessuali.
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Quando è iniziato il Processo Weinstein?
Il caso è salito alla ribalta nell’ ottobre del 2017 appena il New York Times ha condotto diverse inchieste. Da lì in poi è iniziata una vera e propria odissea contro il produttore cinematografico. Alle dozzine di donne che lo accusavano di diversi reati, si aggiunsero anche diverse star dell’industria cinemagrafica americana legate ovviamente alla galassia hollywoodiana. Il risultato di tali accuse ha obbligato Weinstein a chiudere la sua società, la Weinstein Company, inglobata poi nella Lantern Capital Partner, prima di subire diversi processi che l’hanno condannato a 23 anni di carcere.
Alcune attrici che hanno accusato Weinstein
La prima stella del ciname che ha accusato pubblicamento il produttore è stata Gwyneth Paltrow. Durante un’intervista con David Letterman, l’attrice ha dichiarato che Weinstein “può obbligarvi a fare una o due cose“. Nel 2015 un’attrice italiana di origine filippine Ambra Gutierrez ha accusato Weinstein di averla palpeggiata, l’inchiesta è proseguita ma il giudice del processo decise di non condannarlo. Altri casi riguardano anche altri nomi altisonanti del mondo del cinema come Asia Argento, Angelina Jolie e Cate Blanchett.
