Recenti studi hanno messo in evidenza i problemi di popolazione che avremo entro la fine del secolo. La fertilità sta diminuendo e diminuirà sempre di più e con lei anche le nascite. Quali saranno le conseguenze? Quali sono i paesi più a rischio?
Il Giappone sarà più che dimezzato
I ricercatori affermano che entro la fine del secolo la popolazione giapponese sarà più che dimezzata. Si passerà da un picco di 128 milioni, raggiunto nel 2017, a 53 milioni entro la fine del secolo.
Attualmente, il Giappone è il paese più “vecchio” per numero di abitanti con età sopra i 100 anni. Questo ha messo a dura prova le forze lavoro del paese, e la situazione potrà solo peggiorare. Si prevede infatti che nel 2040, gli anziani saranno circa il 35% della popolazione giapponese.
Inoltre, le donne hanno un tasso di fertilità molto basso, pari a 1,4 nascite per donna. Per mantenere il numero di abitanti e la forza lavoro stabili, la natalità dovrà crescere a 2,1.
Come sta affrontando il problema?
Il Giappone è sempre stato diffidente per quanto riguarda le immigrazioni. Tuttavia, negli ultimi anni ha alleggerito le regole, con il tentativo di affrontare la questione.
Problemi di popolazione: l’Italia è un paese “vecchio”
L’Italia dovrebbe dimezzarsi passando da 61 milioni nel 2017 a 28 milioni entro la fine del secolo. I problemi di popolazione italiani sono legati, come nel caso del Giappone, all’invecchiamento dei cittadini. Nel 2019, in Italia, il 23% degli abitanti aveva più di 65 anni.
Attualmente, per quanto riguarda la fertilità, l’Italia ha i tassi più bassi di tutta l’UE. Inoltre, un altro grande problema italiano è l’emigrazione. 157.000 persone hanno lasciato il Paese nel 2018.
Come sta affrontando il problema?
Per cercare di aumentare i tassi di fertilità, il governo nel 2015 ha lanciato un programma che offre 800€ a coppia per nascita. Inoltre, diverse città hanno introdotto i propri schemi per cercare di aumentare la popolazione locale e la sua economia.
La Cina il paese più popoloso del mondo
Nel 1979, il governo cinese aveva adottato una controversa misura che favoriva il figlio unico. In questo modo avrebbe cercato di rallentare il tasso di natalità che era in costante crescita. Il problema della sovrappopolazione cinese è stato sostituito con quello dello spopolamento.
Il Paese raggiungerà un picco di 1,4 miliardi in quattro anni prima di quasi dimezzarsi a 732 milioni entro il 2100.
Alcuni ritengono che la Cina sia “una bomba ad orologeria demografica”. Infatti il Paese si troverà con un ridotto numero di giovani in età lavorativa, che dovranno sostenere le pensioni dell’alto numero degli anziani. Dobbiamo considerare che questo fenomeno, data l’importanza della Cina a livello economico, avrà un impatto importante sull’economia globale.
Come sta affrontando i problemi di popolazione?
Il problema dell’invecchiamento della popolazione, ha portato il governo cinese ad invertire la tendenza della politica del figlio unico. Nel 2015, le coppie potevano avere due figli, rimuovendo la politica del figlio unico. Tuttavia, la natalità è aumentata di poco.
Inoltre, la questione del figlio unico ha portato netti squilibri di genere all’interno del paese. Gli uomini sono 30 milioni in più delle donne. Molte coppie, sono state accusate di praticare un aborto selettivo in base al sesso del bambino.
