sabato, Luglio 19, 2025

Primo giorno di Green Pass in l’Italia ma si può migliorare

Il poco atteso 6 agosto è arrivato e il primo giorno di Green Pass obbligatorio è arrivato. Obbligatorio ma non ovunque. Obbligatorio ma non sempre. Il decreto che ha introdotto il pass fa molto discutere e a quanto pare il governo che doveva risolvere tutti i problemi non ha poi fatto molte faville. Cosa sta succedendo in Italia?

Come sta vivendo l’Italia il primo giorno di Green Pass?

Si potrebbe girarci un po’ intorno per addolcire la pillola ma alla fine possiamo dire che “male” è la risposta più adatta. Il decreto che ha reso obbligatorio il Green Pass è stato oggetto di perplessità già dalla nascita. Ma oggi, che è diventato realtà, le discussioni si fanno più accese. E questo non vuol dire essere contro la campagna vaccinale o il pass stesso, ma c’è chi chiede che le regole siano più paritarie. Ormai viviamo questa pandemia da un anno e mezzo ma l’organizzazione delle mosse anti-covid continuano ad arrivare a pezzi. Successivamente modificate, riorganizzate, implementate. È noto ed evidente che il Green Pass serva per incoraggiare chi è indeciso sulla somministrazione del vaccino. Ma nel frattempo chi deve mettere in pratica le nuove regole si trova in difficoltà. E purtroppo la situazione che dovrebbe essere contornata dal buonsenso spesso non ne trova. Quindi doppia difficoltà. Diciamo che, per esempio, avere un ristorante nel 2020/2021 è quasi un impresa da supereroi. E io non li invidio proprio. Ma scopriamo meglio le perplessità nate in questo primo giorno di Green Pass.

Le contraddizioni del decreto

Ormai le modalità di rilascio del pass sono note a tutti. I dubbi nascono per capire bene cosa si può o non può fare senza. Anche perché ad oggi non tutti hanno ancora avuto la possibilità di prenotare un vaccino e per loro la vita potrebbe iniziare ad essere difficile. Inoltre l’altra faccia della medaglia è la difficolta che possono avere gli esercenti nel controllare tutti gli ingressi nella propria attività. Anche perché la sanzione prevista varia tra i 400 e i 1000 euro, non pochi sopratutto in tempo di pandemia. Di questo passo prendere una birra al bar sembrerà di imbarcarsi per un volo aereo. Poco male per i nostalgici dei lunghi viaggi. Il decreto infatti prevede che per accedere all’interno di negozi, bar e ristoranti sia necessario il Green Pass. Ma se un ristorante ha un’area esterna non è necessario per usufruire di quello spazio. Se però la tua attività è un museo all’aperto, un cinema all’aperto, uno spazio per spettacoli all’aperto allora il pass diventa obbligatorio. Esatto, senza pass potete fare una tavolata con 20 amici al ristorante all’aperto ma non potete andare in 2 al cinema distanziati dagli altri. La meraviglia però è che se siete in 2 senza pass potete andare a messa in una chiesa chiusa. Inoltre per ora nessun problema per i trasporti pubblici, anche li il Green Pass non serve.

In arrivo le modifiche

Come dicevamo dopo quasi due anni di emergenza cambiano i governi ma la sostanza rimane uguale. E infatti anche se oggi è solo il primo giorno si inizia già a parlare di modifiche e implementazioni sopratutto in vista del ritorno a scuola. Quindi è oggetto di valutazione l’obbligatorietà del Green Pass per i mezzi pubblici. Al momento si discute sui termini di utilizzo. Solo per le tratte fuori regione? Solo se si attraversano più regioni? E per gli aerei? Insomma molte domande a cui troveremo risposta probabilmente a fine agosto. Inoltre si discute sull’obbligatorietà sui posti di lavoro. Perché al momento sei obbligato ad avere un Green Pass per sederti all’interno di un ristorante ma il cuoco, ad esempio, non è obbligato ad averlo. Si discute poi sull’obbligatorietà per i docenti e gli alunni. La maggior parte degli studenti spera di tornare alle lezioni in presenza ma la percentuale dei vaccinati probabilmente indirizzerà la scelta. Sembra comunque che nei prossimi giorni avremo notizie più certe dalla Gazzetta Ufficiale. Nel frattempo ci si chiede se davvero fosse necessario questo Green Pass, se non fosse più utile investire energie e denaro sull’informazione sui vaccini. Perché il vaccino è sia un diritto che un dovere e dovrebbe essere una scelta alla luce delle informazioni. Dall’altra parte forse a volte un azione più ferma è più incisiva, tant’è vero che le prenotazioni per vaccinarsi sono aumentate. Solo la storia un giorno ci dirà se sono state giuste queste scelte. Intanto le discussioni continuano.


Cappella Sansevero – Masucci si dimette: “No al Green Pass”


[sbtt-tiktok feed=1]
Jari Girardi
Jari Girardi
Giornalista non giornalista. Scrivo per diletto ma provo qualcosa nel raccontare la verità. Ironico, a volte troppo. Non so farne a meno e continuerò. Sarcastico quanto basta. Polemico costruttivo, di distruzione ce n'è ormai troppa. Ho passione per la batteria, la chitarra, la musica in genere, gli animali e la mia moto. Convivo con la mia ragazza, una tartaruga, una gatta e un cane. Nel tempo libero ho un lavoro fisso ma niente di serio.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

[sbtt-tiktok feed=1]
- Advertisement -spot_img

Latest Articles