giovedì, Aprile 25, 2024

Presidenziali in Estonia: Karis contro Karis

Il 30 agosto, il parlamento estone voterà per eleggere un nuovo presidente ed è doveroso dire che questa elezione sarà diversa dagli anni precedenti. Da quando si è formato lo stato baltico, 30 anni fa, l’Estonia si trova davanti ad un insolita situazione. Vi è solo una candidatura a diventare presidente, perciò l’esito appare scontato. 

Quando scade il mandato della Presidente estone?

Il mandato quinquennale della Presidente estone, Kersti Kaljulaid, scade esattamente il 10 ottobre 2021. Cinque anni fa gli fu chiesto di presentarsi come candidata presidente come figura univoca che smorzasse le tensioni tra i partiti. Così, fu nominata dal parlamento come Presidentessa dell’Estonia il 30 settembre 2016, con 81 voti a favore, 17 astenuti e nessun voto contrario. 

Qual’è il ruolo del Presidente estone?

Secondo la costituzione dell’Estonia, il compito del presidente è principalmente quello di rappresentare il paese all’estero e di agire come opinion leader interno. Inoltre, il presidente è anche il comandante supremo delle forze armate e nomina formalmente i membri del governo. Nel suo ruolo il o la Presidente firma le leggi per renderle valide e ha il potere di porre il veto alle proposte di legge.


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Chi è l’unico concorrente alla carica di Presidente estone?

Entro sabato, 28 agosto, dovevano avvenire le registrazioni dei candidati alla carica di Presidente. Solo una persona si è presentata per sostituire Kaljulaid. Questi è l’attuale direttore del Museo Nazionale Estone, Alar Karis. Karis, un ex revisore statale, è l’unico che è riuscito ad ottenere il sostegno del minimo richiesto di 21 legislatori.

Chi è Alar Karis?

Alar Karis, nato il 26 marzo 1958 a Tartu, è un genetista molecolare e biologo dello sviluppo estone. Il candidato Presidente ha intrapreso la carriera accademica, dopo essersi laureato al dipartimento veterinario dell’Università estone di scienze della vita dove è diventato professore nel 1999. È stato rettore dell’Università estone di scienze della vita dal 2003-2007 e rettore dell’Università di Tartu dal 2007-2012. Inoltre, è stato nominato revisore generale dell’Estonia nel marzo 2013 e, al termine del suo mandato, direttore del Museo nazionale estone nell’ottobre 2017.

Dove ha preso i voti Karis?

Karis è stato nominato da tutti i 25 membri del gruppo del Partito del Centro e da tutti i 34 membri del gruppo del Partito della Riforma. Il partito Riforma del primo ministro, Kaja Kallas, e il partito Centro che compongono la coalizione di governo di centro-destra in Estonia. Entrambi i partiti hanno elogiato Karis per la sua comprensione della società estone. Inoltre, questi vedono il suo background accademico e il suo lavoro come revisore come punti di forza sostanziali.


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I punti deboli di Karis

Tõnis Saarts, professore associato di politica comparata all’Università di Tallinn, è d’accordo con la valutazione sull’umanità dell’ex rettore. Ma, ha anche notato che Karis è un principiante in politica estera. Difatti, Saarts ha dichiarato ad Associated Press che: “È probabilmente uno dei candidati più preparati considerando la dimensione della politica interna. Ma, non ha avuto alcuna esperienza pratica nella politica estera e nella diplomazia”.

Perchè Kaljulaid non si ricandida?

Tecnicamente, potrebbe ricandidarsi per un secondo mandato, dato che ha servito solo per un mandato di cinque anni. Se la presidente fosse stata eletto direttamente dal popolo, Kaljulaid avrebbe lei stessa cercato un secondo mandato. Infatti, la prima presidente donna dell’Estonia è ragionevolmente popolare tra il pubblico. Ma, gode di poco sostegno da parte dei legislatori, a causa della sua schiettezza nei confronti dei colleghi politici e delle politiche del governo. Kaljulaid è impopolare con i partiti della precedente coalizione Centro-Isamaa-EKRE che è durata da marzo 2019 a gennaio 2021. Mentre, Riforma l’avrebbe sostenuta per un secondo mandato quando il partito era all’opposizione però ora che parte della coalizione di governo non può proporla come candidata.

Quanti voti sono necessari per assumere la carica di Presidente estone?

Nel sistema elettorale estone, i candidati sono nominati dai membri del governo e dai partiti politici parlamentari (Riforma, Centro, Isamaa, SDE, EKRE). Sono necessarie ventuno firme di sostegno per la nomina e 68 voti per vincere. Ossia una maggioranza di due terzi. Pertanto, questo significa che un candidato ha bisogno del sostegno di diversi partiti per essere eletto. In quanto i numeri attuali nel Riigikogu, il parlamento estone, sono: Riforma (34 seggi), Centro (25 seggi), EKRE (19 seggi), Isamaa (12) e il Partito Social Democratico (11).


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Chi è a sostegno di Karis?

Nelle elezioni di domani, Riforma e Centro sostengono Karis. Isamaa e SDE hanno detto che non sosterranno Karis unitariamente, ma permetteranno ai loro membri del Riigikogu di votare liberamente nelle elezioni. Nel 2016, non vi è stata un’unanimità nel voto e questo ha causato grave imbarazzo alla Repubblica baltica. Questa volta la coalizione Riforma-Centro si è assicurata che il proprio candidato abbia abbastanza il sostegno necessario per essere eletto. Anche se, i due partiti al governo hanno solo 59 voti, questi contano di ottenere 9 ulteriori voti dai partiti di opposizione Isamaa, SDE o EKRE. Ma se i legislatori dovessero respingere Karis lunedì, ci saranno altri due turni di voto martedì. Se anche questi turni falliscono, l’elezione sarà trasferita ad uno speciale collegio elettorale di 208 membri che voterà un nuovo capo di stato a settembre.

Come si spiega la mancanza di nomine?

Poiché, nel 2016, sono state nominate diverse persone ben rispettate e di alto profilo che hanno promesso il loro sostegno al Paese. Gli allora candidati non hanno trovato un consenso unanime in Parlamento e perciò la mancanza di uniformità parlamentare ha reso molti candidati esitanti nel proporsi cinque anni dopo. Infatti, nel 2016, dopo tre votazioni fallite, il Riigikogu non è riuscito a trovare un accordo su un unico candidato, così la decisione è stata spostata al collegio elettorale. Ma, anch’esso non è riuscito a eleggere un candidato dopo due turni di voto. Il processo è poi tornato al Riigikogu. In Estonia, l’episodio della nomina presidenziale del 2016 è stato un affare imbarazzante per il Riigikogu stesso che non vuole ripetere tali fatti ancora.

Il voto con un solo candidato

Tenere un voto con un solo candidato ha sconcertato il paese, e diversi politici hanno chiesto una revisione completa del complesso sistema elettorale presidenziale dell’Estonia. Alcuni estoni hanno anche suggerito che il piccolo paese europeo, dove il primo ministro detiene la maggior parte del potere politico, dovrebbe abolire del tutto la carica di capo di stato. Jaak Jõerüüt, un ex ministro della difesa e diplomatico, ha detto in un recente articolo al Guardian che: “le elezioni con un solo candidato appartengono all’era sovietica. È immorale, ma, stranamente, legale”.

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