Il Senato polacco può terminare l’esame della legge sulle modalità di voto alle elezioni presidenziali in maniera tale da consentire che si tengano il 28 giugno, ma Diritto e giustizia (PiS) deve soddisfare le condizioni poste dall’opposizione.
E’ quanto ha dichiarato il presidente del Senato, Tomasz Grodzki (Piattaforma civica – Po) in un’intervista al quotidiano “Dziennik Gazeta Prawna“. “Deve essere garantito un tempo ragionevole, adeguato ed equo per la raccolta delle firme da parte di eventuali nuovi candidati. Sorge anche la domanda se debbano farlo i vecchi candidati”, ha dichiarato Grodzki, per il quale la raccolta delle 100 mila firme necessarie a sostenere una candidatura richiede dai 10 ai 14 giorni. Il presidente della camera alta del parlamento ha toccato anche il fatto che il ministero della Sanità sia autorizzato a imporre il voto per corrispondenza ai comuni in caso la situazione epidemiologica lo richieda.
Per Grodzki “ciò dovrebbe essere deciso dalla Commissione elettorale statale su richiesta del ministro. E se la situazione epidemiologica in una data area fosse complicata, bisognerebbe fornire ai seggi dispositivi di protezione individuale aggiuntivi e imporre l’ingresso di una persona alla volta. Non è possibile che lo decida il ministro della Sanità”. La legge in esame al Senato potrebbe lasciare l’aula già la prossima settimana, “cruciali sono le riunioni delle commissioni che devono dare i loro pareri. Se saranno garantiti 10-14 giorni per la raccolta delle firme, il Senato potrebbe ritrasmettere il testo al Sejm il 27 o 28 maggio“, ha affermato Grodzki