L’aria è cambiata e il vento in poppa soffia verso nord.
Manchester ha ritrovato le sue squadre, due tecnici in grado di farle esprimere al massimo e l’entusiasmo delle stagioni migliori.
Non conta il risultato, che è pure importante ci mancherebbe, ma City e United sembrano davvero costruite per imporsi a tutti i livelli.
Entrambe, prime in classifica con 19 punti, appaiono già irraggiungibili; una sommatoria di forza fisica, concentrazione e tecnica ben diversa da quella degli anni scorsi; una convinzione reale, non dettata solamente dalla forza economica o dal blasone che le caratterizzano, ma coltivata con il lavoro dei due allenatori: Mourinho e Guardiola.
Due tecnici completamente cambiati nell’atteggiamento; forse più sereni, più liberi dopo le pressioni vissute a Madrid e a Monaco.
Città che apparentemente potrebbero averli svuotati delle loro abilità principali, che oggi, viceversa, dimostrano di aver conservato integralmente.
Due partite contro Crystal Palace e Chelsea, pressoché dominate per potenza ed incisività delle giocate.
Una sostanza di squadra evidente in ogni occasione ideata o parzialmente sviluppata, che ha sempre messo in difficoltà l’avversario.
E, indipendentemente dal valore tecnico di quest’ultimo, si percepisce che i due allenatori hanno toccato le corde giuste nei rispettivi spogliatoi, creando i presupposti per ribaltare le sorti del torneo, che ora, più che mai, è destinato ad una delle due.
Tottenham e Chelsea possono solo lottare per il terzo e quarto posto, non avendo quella continuità di rendimento che in passato le ha spesso favorite rispetto alle altre.
Due città e situazioni diverse; competitive le londinesi ed estremamente efficaci le due di Manchester; tutto sommato vincenti, l’une e le altre, potendo ancora ritagliarsi posizioni di vertice e traguardi europei alla loro portata, ma che in Premier, in ogni caso, avranno quasi certamente esiti ben indirizzati.
Londra dovrà passare il testimone a Manchester e questo è abbastanza chiaro, ma attenzione perché il sentore è che quest’anno Manchester potrebbe prendersi anche quello spagnolo: della Champions League.