sabato, Aprile 20, 2024

Post Brexit: carenza di manodopera in Gran Bretagna

I problemi post Brexit crescono in Gran Bretagna. Da mesi nei supermercati scarseggiano i beni di prima necessità e ora è iniziata anche la crisi di carburante. La difficile situazione è dovuta alla carenza di manodopera. Il premier Boris Johnson ha così deciso di concedere 10 mila visti temporanei per lavoratori stranieri. Gli inglesi si pentiranno di aver votato a favore della Brexit?

Post Brexit: cosa sta succedendo?

L’era post Brexit non è iniziata nei migliori dei modi per la Gran Bretagna. Da mesi i supermercati faticano a rifornirsi di beni primari e molti scaffali rimangono vuoti. Una vera e propria situazione di emergenza aggravata anche dalla mancanza di carburante. Durante il fine settimana in alcune aeree quasi il 90% delle pompe nelle stazioni di servizio sono restate senza benzina e migliaia di persone si sono ritrovate in coda ai distributori. A complicare un contesto già di per se molto preoccupante à la carenza di manodopera. All’appello mancano 100 mila camionisti e migliaia di lavoratori nelle fabbriche di carne. Il premier Boris Johnson ha così deciso di concedere 10 mila visti temporanei di tre mesi a lavoratori stranieri.

La mancanza di manodopera

La mancanza di manodopera in settori essenziali rischia di rallentare la ripresa economica. Inoltre fa rompere la principale promessa della Brexit: la fine dell’affidamento della forza lavoro straniera a basso costo. Con la paura di ulteriori interruzioni della catena di approvvigionamento per le feste di Natale, Londra si è mobilitata anche ad attuare altre misure eccezionali. Gli istruttori del ministero della Difesa saranno mobilitati per far acquisire migliaia di patenti per mezzi pesanti nelle prossime settimane.  Il governo ha anche posto l’esercito in stato d’allerta nella prospettiva di utilizzare autocisterne e conducenti militari per rimediare alla crisi di carburante. Il ministro dell’Energia ha affermato: “Un limitato numero di conducenti militari sono in stato d’allerta e saranno impiegati, se necessario per stabilizzare ulteriormente la catena di approvvigionamento del carburante”.


Leggi anche: Il Regno Unito avvia i colloqui per l’adesione al blocco CPTPP

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles