Portogruaro (Venezia) – Tragico incidente in autostrada: tutta colpa di un cinghiale

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E’ successo tutto sulla carreggiata est della A4, tra San Stino e Portogruaro. Nell’incidente sono rimaste coinvolte più vetture, cinque i feriti: la più grave è una donna.

C’è un cinghiale in mezzo all’autostrada. Un incidente tra più auto. Nulla di drammatico, fino a quel momento. Poi però una donna di Udine è scesa dalla vettura per sincerarsi delle condizioni della sua auto, viaggiava insieme al marito, ed è stata travolta da un altro mezzo e catapultata sul guard rail. Adesso è ricoverata in gravi condizioni a Portogruaro

Il racconto di un demone e dei suoi demoni

E’ successo tutto sulla carreggiata est della A4, tra San Stino e Portogruaro. Il cinghiale è stato centrato in pieno da una Mitsubishi con tre ragazzi a bordo. Altre vetture, ben cinque, rimangono coinvolte nell’incidente, e cinque persone restano ferite: na Mercedes con a bordo due tedeschi (marito e moglie), una Peugeot 2008 con due padovani, una Volkswagen con due altri due tedeschi.

Il cinghiale avrebbe approfittato di un buco sulla recinzione. Sul posto sono accorsi in pochi minuti vigili del fuoco e Polizia stradale di San Donà di Piave.

“La notizia dell’incidente provocato da un cinghiale in A4 non fa altre che confermare, purtroppo, i nostri allarmi di lunga data” commenta Michele Pavan, presidente della Coldiretti Fvg. “Siamo al confine con la nostra regione, ma la situazione è evidentemente la stessa – osserva Pavan –. Questi animali, stimati in 20mila unità in Fvg, sono liberi di circolare nelle campagne e nelle aree urbane e provocano danni pesantissimi alle culture, mettendo pure a rischio la sicurezza dei cittadini”.

E quella degli incidenti stradali, spesso gravi, è una delle tante, gravi conseguenze. “Stando a un’indagine della Coldiretti nazionale prosegue il presidente della Coldiretti Fvg in Italia ci sono 10mila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici, con 13 morti nei primi nove mesi del 2019 contro gli 11 registrati in tutto l’anno precedente. Questo ennesimo episodio deve necessariamente portare anche la nostra Regione a prendere in mano la situazione e a non limitarsi alle solite affermazioni di rito.