venerdì, Aprile 19, 2024

Pompeo arriva in Europa tra le tensioni con la Cina e il Vaticano

Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo arriva in Europa. Dopo aver visitato la Grecia, ieri è giunto in Italia dove ha incontrato il premier Conte e il ministro degli Esteri Di Maio. Nei prossimi giorni sarà in Croazia. Pompeo nel suo tour affronterà vari temi, dalla pandemia agli accordi commerciali fino alla Cina e il 5G. Scontro Vaticano – USA, il Papa non riceverà Pompeo.  

Pompeo arriva in Europa

A poco più di un mese dalle elezioni presidenziali americane il Segretario di Stato Mike Pompeo vola in Europa per discutere con vari leader. Pompeo affronterà vari temi come la pandemia e gli accordi commerciali. Tuttavia l’argomento principale riguarderà la Cina e il 5G.

La prima tappa del tour è stata la Grecia, dove Pompeo ha cercato di rappresentare il ruolo di paciere internazionale rivendicato dal presidente Trump.

Il Segretario ha infatti cercato di mediare la crisi nel Mediterraneo orientale, dove Grecia e Turchia si contendono le acque territoriali al largo di Cipro.

In un comunicato congiunto tra Pompeo e il ministro degli Esteri greco, Nikos Denias, si legge: “Gli Stati Uniti e la Grecia riaffermano la loro convinzione che le questioni relative alla delimitazione marittima debbano essere risolte pacificamente in osservanza del diritto internazionale”.

Pompeo in Italia

Ieri, Pompeo è giunto in Italia dove ha incontrato il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Il Segretario americano ha messo in guardia l’Italia dalla Cina e il 5G.

Durante la conferenza stampa congiunta dopo il colloquio con Di Maio, Pompeo ha dichiarato: “Nella mia discussione con il premier Conte gli ho chiesto di fare attenzione alla privacy dei suoi cittadini.  Il Partito Comunista cinese sta cercando di sfruttare la propria presenza in Italia per i propri scopi strategici, non sono qui per fare partenariati sinceri”.

Il ministro Di Maio ha cercato di rassicurare Pompeo. Ha infatti detto: “Abbiamo ben presenti le preoccupazioni americane. La sicurezza nazionale è la nostra priorità. L’Italia è pienamente conscia di assicurare la sicurezza delle reti 5G”.

Di Maio ha poi sottolineato che l’Italia è saldamente ancorata agli USA e all’UE a ai valori della NATO. Ha quindi affermato: “Per l’Italia ci sono alleati, interlocutori e partner economici. Un Paese come il nostro è aperto a possibilità di investimento, ma mai fuori dai confini dell’Alleanza Atlantica”.

Pompeo e Di Maio hanno parlato della questione libica che secondo Pompeo è migliorata anche grazie all’enorme sforzo diplomatico degli USA.

Scontro Vaticano – USA

In Italia Pompeo incontrerà i vertici della Santa Sede, tuttavia il Papa si è rifiutato di incontrarlo.

Nei giorni scorsi il Segretario aveva attaccato il Vaticano chiedendo alla Santa Sede di non rinnovare l’accordo storico con la Cina sulla nomina dei vescovi. Secondo Pompeo infatti la Cina non avrebbe cessato le persecuzioni contro i cattolici e continua le violazioni dei diritti umani contro gli Uiguri e quindi il Vaticano dovrebbe interrompere il dialogo con il governo di Pechino.


Vaticano Cina l’accordo è pronto


Ieri Pompeo, prima di incontrare Conte, ha partecipato ad un simposio sulla libertà di religione, mettendo nuovamente in guardia il Vaticano nel riconfermare l’accordo con la Cina.

Così si è verificato uno scontro senza precedenti tra gli USA e il Vaticano.

Il Vaticano accusa gli USA di strumentalizzare Papa Francesco e per questo non riceverà Pompeo.

Il Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ha commentato le parole del Segretario USA dicendo: “Irritazione no direi. Sorpresa sì, per un’uscita che non ci aspettavamo, pur conoscendo bene la posizione di Trump e Pompeo”. Ha poi aggiunto: “Tentativo di strumentalizzare il Papa? Non ho prove che l’uscita sia finalizzata alla politica interna USA, ma non mi pare la cosa più opportuna. E’ cosa intraecclesiale”. E ha sottolineato: “Il Papa non riceve i politici in campagna elettorale”.

Il monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario dei Rapporti con gli Stati (“Ministro degli Esteri della Santa Sede”), ha affermato: “Trump non strumentalizzi il Papa per la sua campagna elettorale”.

Oggi, Parolin incontrerà Pompeo che non sarà poi ricevuto da Papa Francesco.

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