Il presidente della Polonia Andrzej Duda pone il veto alla legge sulla pillola del giorno dopo. Il primo ministro Donald Tusk, che è salito al governo promettendo di ripristinare i diritti delle donne, ha affermato: “Già pronto un piano B”.
Presidente della Polonia pone il veto alla legge sulla pillola del giorno dopo
Il presidente polacco Andrzej Duda ha posto il veto a una legge che avrebbe consentito l’accesso alla pillola contraccettiva da banco per donne e ragazze dai 15 anni in su. Duda ha affermato di non poter accettare il disegno di legge perché consente l’accesso alla pillola contracettiva senza il controllo medico e aggirando il ruolo e la responsabilità dei genitori. Secondo il presidente, non esistevano argomenti convincenti per somministrare la pillola contraccettiva alle ragazze di età inferiore ai 18 anni.
La decisione di Duda di porre il veto alla legge è stata criticata da numerosi parlamentari polacchi. “È un peccato che il presidente sia ancora una volta contro le donne polacche“, ha detto la viceministra dell’Istruzione Katarzyna Lubnauer. “Se non vogliamo che le donne e le ragazze abbiano gravidanze indesiderate, facciamo di tutto per rendere la pillola il più accessibile possibile“, ha invece detto il ministro della Sanità Izabela Leszczyna.
Il governo del primo ministro Donald Tusk ha già annunciato che aggirerà la decisione del presidente emanando una direttiva che consentirà ai farmacisti di prescrivere essi stessi la pillola contraccettiva. “Stiamo lanciando il piano B“, ha detto Tusk dopo il veto di Duda. La ministra per le Pari opportunità Katarzyna Kotula ha promesso di rendere disponibile la pillola del giorno dopo, “indipendentemente da quale sia l’opinione del presidente, che basa la sua decisione più sulla superstizione che sulla conoscenza medica”.
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