Ci sono voluti diversi anni dice il Presidente Duda a per preparare questo documento che tiene conto dei cambiamenti che sono avvenuti nell’ultimo lustro” ha dichiarato Duda in occasione della cerimonia della firma.
Il presidente polacco ha affermato che il nuovo documento copre tutte le questioni emerse dal 2014 ad oggi, tra queste la necessità di essere pronti a reagire in caso di pandemia. Il presidente ha sottolineato anche i cambiamenti avvenuti nel contesto della sicurezza energetica, nell’ottica di garantire l’indipendenza della Polonia dalle forniture di gas dalla Russia.
Duda ha ricordato che in questi anni è stato realizzato il terminale del gas a Swinowinoujscie e che sarà ampliato fino ad un potenziale di 7,5 miliardi di metri cubi di gas l’anno. A questo va aggiunto il progetto del gasdotto Baltic-Pipe, che trasporterà gas dalla Norvegia passando per la Danimarca fino alla Polonia. La strategia prevede anche la costruzione di nuovi inter connettori del gas con i paesi vicini e lo sviluppo di una rete del gas nell’area orientale dell’Europa.
La nuova strategia di sicurezza nazionale tocca anche il tema della difesa militare della Polonia. Il presidente ha osservato che il documento tiene conto dei cambiamenti avvenuti nell’esercito polacco negli ultimi anni, ad esempio la creazione di forze di difesa territoriale, aumento degli stipendi dei soldati e spese di bilancio per la difesa.
Duda, che è anche a capo delle forze armate, ha sottolineato come l’esercito polacco sia stato notevolmente modernizzato negli ultimi anni, mentre il personale è stato aumentato. Il piano strategico di sicurezza nazionale si compone di quattro pilastri: sicurezza nazionale e dei cittadini, la Polonia nel sistema di sicurezza internazionale, identità e patrimonio nazionali, nonché sviluppo sociale ed economico, compresa la tutela dell’ambiente.
La strategia sottolinea che gli interessi nazionali nel campo della sicurezza nazionale comprendono: salvaguardia dell’indipendenza, integrità territoriale, sovranità e garanzia della sicurezza dello stato e dei cittadini, rapportandosi con l’ordine internazionale basato sulla solidarietà e il rispetto del diritto internazionale, rafforzando l’identità nazionale e salvaguardando il patrimonio nazionale e garantendo condizioni per uno sviluppo sociale ed economico sostenibile ed equilibrato e la protezione dell’ambiente. Il documento è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 30 aprile.
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