Polonia: le rigide leggi anti-aborto causano la morte di una donna

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Le rigide leggi anti-aborto attuate in Polonia hanno causato la morte di una donna. Il cuore del feto ha smesso di battere, ma i medici non sono intervenuti a causa della legge. Così una donna è morta per shock settico. Non è il primo caso di mancata azione da parte dei medici frenati dalla rigida legge.

Le rigide leggi anti-aborto in Polonia causano la morte di una donna

Le rigide leggi anti-aborto in Polonia stanno causando la morte di diverse donne. Gazeta Wyborcza racconta la storia di Dorota, una donna morta per shock settico e collasso degli organi a causa della mancata azione da parte dei medici frenati dalla rigida normativa sull’interruzione di gravidanza. I famigliari di Dorota hanno riferito che il cuore del bambino in grembo alla donna aveva smesso di battere ma i medici non l’hanno sottoposta ad un intervento a causa delle rigide leggi anti-aborto. Non è la prima volta che una donna muore a causa della legge anti-aborto.

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Agli inizi del 2021, in Polonia è entrata in vigore una legge che rende quasi illegale del tutto l’aborto. La norma vieta l’aborto anche in casi di malformazione del feto. I medici che eseguono aborti rischiano fino a 3 anni di carcere. Dopo l’entrata in vigore della legge, il parlamento europeo ha espresso tutte le sue perplessità e ha affermato che la legge mette a rischio la salute e la vita delle donne. La legge ha costretto le donne ad abortire clandestinamente o all’estero.  


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