E’ in corso una svolta nel funzionamento della magistratura in Polonia, una svolta attesa dalla società. Lo scrive in una dichiarazione il primo presidente pro-tempore della Corte suprema polacca, Kamil Zaradzkiecz, nominato dal presidente della Repubblica Andrzej Duda al posto di Malgorzata Gersdorf, il cui mandato è scaduto a fine aprile.
“Ho accettato la benemerita funzione di guida della Corte suprema in questo momento difficile”, per esercitarla nel rispetto “dei principi di indipendenza dei tribunali e dei giudici, del primato della Costituzione della Repubblica di Polonia e del principio di legalità, afferma. Si tratta di valori che, secondo Zaradkiewicz, sono stati “distorti negli anni passati, consolidando una percezione negativa della magistratura, Corte suprema inclusa, tra i polacchi”.
Il primo presidente esorta i suoi colleghi magistrati “ad astenersi da dichiarazioni pubbliche che possono minare la fiducia in una magistratura indipendente” specialmente se tali dichiarazioni nascono da “motivazioni politiche o mancanza di obiettività”. “Mosso dal timore sull’indipendenza dei tribunali e dei giudici”, Zaradkiewicz chiede che i giudici della Corte suprema mettano fine ai loro interventi sui media, “che aggravano le divisioni e rafforzano l’immagine negativa del potere giudiziario”. Uguale esortazione viene fatta ai rappresentanti dei mass media, compresi giornalisti e commentatori, politici e rappresentanti del mondo accademico, affinché tutti rispettino il principio di indipendenza dei magistrati.
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