venerdì, Marzo 29, 2024

Polizia disperde centinaia di ultra-ortodossi che violano i blocchi

La polizia disperde centinai di ultra-ortodossi che si erano radunati fuori dalla Sinagoga nell’insediamento di Modiin Illit violando le restrizioni anti-covid. Gli ufficiali riferiscono anche di aver arrestato 20 persone. A Gerusalemme il 69% delle nuove infezioni sono registrate nelle aree delle comunità ultra-ortodosse.

Polizia disperde centinaia di ultra-ortodossi

Nelle ultime settimane in Israele il tasso di infezione al coronavirus è aumentato in maniera esponenziale. Il governo ha così deciso di ritornare ad un lockdown nazionale.

Il premier Benjamin Netanyahu, nei giorni scorsi, ha annunciato che le nuove restrizioni dureranno fino al 13 ottobre.  

Le restrizioni imposte dal governo limitano i grandi raduni, le preghiere al chiuso nelle Sinagoghe e vietano agli israeliani di viaggiare a più di un chilometro dalle loro case.

Le comunità ultra-ortodosse hanno ricevuto numerose critiche per il rifiuto di rispettare le regole messe in atto dal governo per contenere la diffusione del coronavirus. In queste aree la polizia fatica a far rispettare le regole. Qui oltre agli ultra-ortodossi vi sono anche i manifestanti antigovernativi che si oppongono alle restrizioni imposte.

Centinaia di fedeli ultra-ortodossi si sono radunati fuori dalla Sinagoga nell’insediamento di Modiin Illit, violando così le restrizioni.

La polizia è giunta sul posto per sgomberare la folla di fedeli che si erano radunati all’interno della sinagoga e si erano rifiutati di lasciare l’edificio. Nel tentativo di disperdere i fedeli coinvolti, vi sono stati numerosi scontri con la polizia.

Secondo Channel 13, la polizia avrebbe arrestato 20 persone durante tali scontri, e alcuni fedeli avrebbero chiamato la polizia “nazista” e “assassina”.

Il quotidiano Haaretz ha pubblicato un rapporto secondo cui la polizia di Gerusalemme avrebbe stretto un accordo con la comunità estremista ortodossa, per permetterle di organizzare eventi di massa nonostante il blocco nazionale, alla condizione che gli incontri non venissero pubblicizzati. Tuttavia, la polizia ha negato categoricamente tutto ciò.

Le comunità ultra-ortodosse sono le più colpite dal covid

Stando a un rapporto pubblicato da Army Radio, il 69% dei casi di coronavirus diagnosticati a Gerusalemme proverebbe dai quartieri ultra-ortodossi. Tuttavia, a Gerusalemme solo il 30% circa dei residenti è ortodosso.

Inoltre, tale cifra non include i residenti ultra-ortodossi nella capitale che risiedono in quartieri misti. Ciò significa che la percentuale di infezione nella comunità è quasi certamente più alta.

Nell’ultima settimana, inoltre, il tasso di infezione nella comunità ultra-ortodossa è di 2,5 volte superiore a quello della media nazionale.

Il premier Netanyahu ha esortato questa comunità a rispettare le regole durante la festa di Simchat Torah dove i fedeli si riuniscono tradizionalmente nelle sinagoghe e pregano con a Torah alla mano.

Netanyahu ha detto: “Chiedo a tutti quelli che mi stanno ascoltando: proteggetevi, non festeggiate in modo inappropriato. Non c’è bestemmia più grande di perdere la vita a causa dello Simchat Torah. Quindi, pregate fuori, rispettate le regole e sanificate sia la Torah che il valore della vita”.


Leggi anche: Ebrei ortodossi protestano per restrizioni anti-covid a New York

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