Il Museo Cernuschi di Parigi presenta i cambiamenti che hanno caratterizzato la pittura tradizionale cinese nel XX secolo. Il percorso di Inchiostro in movimento presenta una settantina di dipinti della prima metà del 1900 accanto a nuove acquisizioni. La mostra prosegue fino al 19 febbraio 2023.
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Come si è evoluta la pittura tradizionale cinese il secolo scorso?
I dipinti a china realizzati con pennelli su carta raffigurano fiori di loto, elementi vegetali e animali. Nel Novecento con l’intensificarsi degli scambi con Europa, Stati Uniti e Asia, l’arte cinese affronta dibattiti teorici e sociali. Quindi si definisce una pittura nazionale che si esprime nell’Astrattismo e nel Realismo. Il percorso della mostra indugia anche sulla calligrafia e le tecniche di bella scrittura. Infatti l’esposizione propone dei laboratori che avvicinano i visitatori alla tecnica.
La collezione di pittura tradizionale cinese del Museo Cernuschi
I materiali sono raccolti dal 1950 e comprende i maestri attivi in Cina, Qi Baishi, Fu Baoshi, Wu Guanzhong e Li Jin. CI sono anche i protagonisti della diaspora artistica, Chang Dai-chien (Zhang Daqian), Zao Wouki (Zhao Wuji), Walasse Ting (Ding Xiongquan) e Ma Desheng.
Qi Baishi
L’artista è tra i protagonisti del cambiamento del grafismo della pittura cinese. Infatti, si muove in direzione dell’Espressionismo rappresentato dalla Scuola di Shanghai che promuoveva una pittura innovativa e libera. Sceglieva quindi pennellate-fendenti ispirate dal rinvenimento di antiche epigrafi e ardite giustapposizioni cromatiche. Qi Baishi, ha optato anche la via di xieyi, letteralmente pensieri abbozzati. Si tratta di uno stile più immediato e spontaneo, anche astratto.
Filmati per presentare la pittura a inchiostro
Il secolo scorso è quindi un periodo di movimento e creazione per la pittura cinese. Filmati d’archivio mostrano gli aspetti gestuali della tecnica e gli artisti che hanno contribuito al cambiamento.