giovedì, Marzo 28, 2024

Pittura antivegetativa di Davide D’Elia oscura gli elementi

NOS Visual Arts Production presenta FRESCO, la prima mostra personale di Davide D’Elia a Bologna, al Museo Davia Bargellini, a cura di Elisa Del Prete. L’iniziativa è organizzata in collaborazione coi Musei civici d’arte antica nell’ambito di ART CITY Bologna e si svolgerà in occasione di Arte Fiera. L’esposizione con opere di pittura antivegetativa sarà quindi aperta dal 12 maggio al 25 settembre.


Tino Sehgal ha ideato lo Special Project per ART CITY


Come si inseriscono le opere di pittura antivegetativa di Davide D’Elia nel contesto del Museo Davia Bargellini?

L’intervento è pensato in dialogo con la collezione del museo e i peculiari criteri museografici che ne dettano il percorso espositivo all’interno del palazzo seicentesco. La dimora nobiliare conserva alcune collezioni d’arte cittadine. La mostra si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo FRESCO realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato da D’Elia nel 2018. L’artista ha lavorato sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti-Pensi di Todi, dimora cinquecentesca che si erge al centro della piazza principale della città umbra. A Bologna le creazioni sono allestite in relazione ai dipinti e alle sculture commissionate dal mecenatismo dei Bargellini. La famiglia bolognese ricopriva importanti cariche nel Senato cittadino.

La tecnica di D’Elia e la pittura antivegetativa

Da tempo l’artista indaga la relazione tra passato e presente, storia dell’arte e espressività contemporanea, pittura accademica e “gesto” pittorico. Individua quindi un percorso che mette al centro un ripensamento su forma e colore in chiave attuale. Per realizzare il ciclo FRESCO a Todi, l’artista non è intervenuto direttamente sugli affreschi ma vi ha apposto delle strutture in plexiglas appositamente progettate. Ciò gli consente di stendere campiture di pittura iris blue celando talvolta gli elementi organici del paesaggio, talvolta le architetture. L’intento della pittura antivegetativa è far emergere la costruzione dei dipinti delle decorazioni murarie sottostanti. Una volta rimossi dai lavori su intonaco, gli otto quadri sono diventati pitture astratte o “assolute”, come le definisce l’artista. Così conservata la traccia dell’indagine compositiva creando un discorso tra “pittura assente” e “pittura presente”.

Zero e Zero1

La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, Zero e Zero1, su dipinti della collezione del museo. Tra le opere a cui fa riferimento c’è Paesaggio con figure di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII) esposta nella Sala 1. I lavori di D’Elia nel momento in cui lasceranno il museo Davia Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno un processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario. “Atti” dello stesso componimento poetico, le opere di FRESCO costruiscono nel tempo e nello spazio un dialogo tra luoghi geograficamente distanti. Sono collegati dall’azione di sovrapposizione in cui la storia e l’identità di ognuno si stratificano sul tassello successivo. La visita propone un’esperienza di realtà virtuale, realizzata da Filippo Pagotto/EL CA BO. Gli spettatori si fanno testimoni della simultaneità dell’opera ricongiungendo il ciclo alla sua fonte originaria.

Davide D’Elia

Nasce a Cava de’ Tirreni nel 1973 e vive e lavora a Roma. Inizia a lavorare come visual designer negli anni ‘90. Si trasferisce a Londra nel 2007 dove inizia a sperimentare la sua poetica artistica grazie alla collaborazione creativa col collettivo curatoriale CosmicMegaBrain. Partecipa a diverse mostre internazionali: Beyond Existence, Cordy House, Londra, 2009; Every other day, Zico House, Beirut, 2009. Anche a DrawMusicDraw, Booze Cooperativa, Atene, 2008; Booze around light bulbs, Heimatmuseum, Londra, 2013. Rientra a Roma nel 2011. Sue opere sono esposte in musei e sedi istituzionali, MAXXI a Roma, 2012-2013, Biennale di Venezia, Nell’Acqua capisco, Procuratie Vecchie, 2013. Le ha presentate poi all’Accademia Americana a Roma 2014, Artsiders, Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia, 2014 e Horizontal, Casa Italia (Giochi Olimpici), Rio De Janeiro, 2016.

Talk con l’artista al Museo Davia Bargellini

Nel periodo della mostra è in programma un talk con l’artista per la presentazione del concept book Tiepido Cool. Il progetto è realizzato col sostegno dell’Italian Council (X edizione, 2021) che promuove l’arte italiana all’estero. L’inaugurazione si terrà venerdì 13 maggio alle 18. Sarà visitabile durante ART CITY Bologna giovedì 12 dalle 10 alle 18.30, il 13 dalle 14 alle 21, sabato 14 dalle 10 alle 24 e domenica 15 dalle 10 alle 18.30. Poi sarà aperta al pubblico: martedì, mercoledì, giovedì dalle 10 alle 15, venerdì dalle 14 alle 18 e nei weekend e festivi dalle 10 alle 18.30.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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