Nuovo no dal Parlamento del Perù alle elezioni anticipate. Nel frattempo, non si fermano le proteste. I manifestanti, che diverse volte si sono scontrati con la polizia e hanno bloccato luoghi simbolo del Paese come Cusco e Machu Picchu, continuano a chiedere elezioni anticipate e la liberazione dell’ex presidente Pedro Castillo.
Elezioni anticipate in Perù: nuovo no dal Parlamento
Nuova fumata nera in Perù per le elezioni anticipate. Il Parlamento ha infatti respinto nuovamente la proposta di anticipare le elezioni entro la fine di quest’anno. La proposta proponeva che il primo turno si tenesse a dicembre 2023 e il secondo a febbraio 2024. In base a questo, il nuovo governo e il Parlamento avrebbero assunto le loro funzioni a partire dal 1° aprile 2024. La proposta prevedeva anche prevedeva anche lo svolgimento di un referendum su un’assemblea costituente. Il disegno di legge, presentato dal partito di sinistra Perù Libre, è stato respinto da 75 deputati, mentre 48 hanno votato a favore e due si sono astenuti.
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