Patch Adams: il film che insegna l’importanza vitale della felicità

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Patch Adams: il film sull'importanza della felicità
Patch Adams (Robin Williams)

” Ridere è contagioso. Noi dobbiamo curare la persona, oltre che la malattia!” : questo è il motto di uno dei film più emozionanti e belli della storia.

Con protagonista Robin Williams , il film basato sulla storia vera del dottor Hunter Adams emoziona generazioni intere e insegna il valore vitale della felicità.

Diretto da Tom Shadyac e con protagonista Robin Williams, il film esce nel 1998 ed è prodotto dall Universal. E’ stato nominato al Premio Oscar come Miglior colonna sonora e al Golden Globe come Miglior film commedia o film musicale e per il miglior attore in una commedia o film musicale. Il film affronta svariate problematiche come problemi mentali, cattiva sanità e pregiudizi. Ma soprattutto, racconta una storia vera ma straordinaria e ai limiti dell’incredibile.

La storia

Il film è completamente basato sulla storia vera di Hunter Adams, un uomo straordinario che, dopo aver tentato il suicidio, decide di dedicare la sua vita al prossimo. Studente sui generis, brillante e ribelle, Hunter antepone la pratica alla teoria. La brillante interpretazione di Robin Williams mostra la vita di questo giovane uomo che, dopo un tentativo di suicidio, impara a ”vedere oltre”. Dopo essersi dimesso dall’ospedale psichiatrico intraprende un percorso contro le leggi sia dell’Università che della società, e si mette in gioco inaugurando un metodo nuovo, anticonformista e rivoluzionario in medicina: la risoterapia. La terapia consiste nel curare il paziente con l’umorismo, la risata e il divertimento.

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Robin Williams in una scena di Patch Adams

La morte e l’amore oltre ogni cosa

La filosofia proposta da Patch vede la morte con umorismo, ilarità e confidenza. Come un’amica fedele che non deve essere temuta. S’innamora di Carin Fisher ( Monica Potter), una giovane studentessa seriosa e vittima dei pregiudizi misogini del tempo. La ragazza cede però al fascino giocoso di Hunter e lo appoggia , insieme all’amico Mitch Roman ( Philiph Rofmann) nella realizzazione di una clinica nuova, che supera i costi sanitari altissimi e insostenibili e aiuta tutti coloro che ne hanno bisogno. Carin viene, però, uccisa da un paziente con problemi mentali che, dopo averle sparato, si leva la vita. Dopo aver perso l’amore della sua vita, Patch affronta un periodo di sconforto ma riesce nuovamente ad amare ed apprezzare la vita e l’essere umano. Andando contro la negatività della morte, e proponendo un’idea d’amore nuova e universale, il film si carica di un significato umano enorme : fare della felicità l’obiettivo principale della nostra vita.

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Robin Williams ( Hunter Adams) e Monica Potter ( Carin Fisher)

” Eccessiva felicità”

Il decano Walcott ( Bob Gunton) ha , fin da subito, visto con diffidenza ai metodi rivoluzionari di Adams e propone la sua espulsione , inserendo nel suo fascicolo personale ”eccesiva felicità” come nota negativa. La commissione però apprezza e riconosce in Patch un medico ( meglio, un futuro medico) straordinario. Laureandosi , Patch diventa il primo medico a proporre la risoterapia come trattamento per i pazienti. Oltre la malattia, si sconfigge la tristezza. In un mondo di dolore e tristezza, il monito di Hunter Adams, reso brillantemente in questo film, riecheggia eterno: fare della propria vita una ricerca di eccessiva felicità per curare i mali curabili, e allievare i mali incurabili. In una proposta quasi filosofica, troviamo un messaggio di Eudaimonia (dal greco antico, felicità) : l’obiettivo della nostra esistenza è cercare e trovare la nostra felicità.

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L’attore Robin Williams e il vero Patch Hunter Adams