Questa intervista nasce dalla voglia di divulgare il parere di un professionista specializzato nel campo dell’alimentazione (in questo caso una nutrizionista). La Dott.ssa Carmen Biscaini è una professionista con una corposa formazione. Buona lettura!
- Salve dottoressa! Prima di cominciare le chiedo di presentarsi ai lettori così da far capire chi è e quale è la sua occupazione
Sono una Biologa Nutrizionista dell’Aquila, specializzata in Biochimica Clinica. Da sempre ho avuto interesse per le tematiche inerenti alla Nutrizione, per questo dopo i 5 anni in Scienze Biologiche ho proseguito la mia formazione universitaria con un Master di 2° livello in “Nutrizione e Salute” presso L’Università dell’Aquila e poi con la Scuola di Formazione in Nutrizione Clinica – AINUC – Università UNICUSANO di Roma. Successivamente mi sono iscritta alla Scuola di Specializzazione in Biochimica Clinica all’Aquila, così dopo altri 5 anni ho conseguito anche il titolo di Specialista in questo settore e un bagaglio culturale scientifico che è molto utile nel mio lavoro.
Dal 2010 svolgo l’attività di Nutrizionista a L’Aquila, seguo corsi di aggiornamento per avere una panoramica sempre aggiornata sul mondo della nutrizione e sono impegnata a diffondere la “Cultura e consapevolezza alimentare” attraverso attività di formazione e divulgazione scientifica sul tema della “Nutrizione”.
- Il cibo. Ricordo che una mia docente di farmacologia diceva che il cibo è il primo farmaco che noi diamo al nostro organismo, ma è così per qualsiasi tipo di cibo?
Ippocrate, medico greco, considerato il “padre della medicina” già nel 460 A.C. diceva: “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”; quindi già in tempi molto antichi si riconosceva lo stretto legame tra il cibo e la salute. Tuttavia è importante precisare che non esiste un alimento particolare che non ci fa ammalare e ci mantiene in salute. Spesso ci troviamo a leggere sul web o sulle riviste e ascoltare alla radio o alla TV, che un determinato cibo risolve un problema o ci fa dimagrire, quasi fosse “miracoloso”: non lasciatevi incantare! È l’insieme delle abitudini alimentari e dello stile di vita che adottiamo che ci aiutano a star bene!
- Ad oggi sono molti i ‘metodi veloci’ per perdere peso, ma quali problemi possono comportare al corpo e soprattutto: i risultati sono duraturi nel tempo?
Quando si perde peso troppo velocemente spesso lo si fa con diete non ben bilanciate, carenti in alcuni nutrienti, che portano a perdere molti liquidi (ecco perché si perdono Kg molto rapidamente) e anche molta massa magra oltre che grassa. Perdendo massa magra si perde il tessuto metabolicamente attivo, quindi si verifica il famoso “abbassamento del metabolismo” e quando si torna a mangiare normalmente si riprendono i Kg persi, spesso anche con gli interessi. In questo modo i risultati non sono affatto duraturi!
- Può creare problemi affidarsi a metodi ‘generici’ che forniscono un piano alimentare non personalizzato (seppur per brevi periodi), ad esempio slogan ingolosenti come “in tre giorni vi disintossicherete e perderete chili”?
Certamente! È importante che il Piano Alimentare sia personalizzato in base alle condizioni della persona, alle eventuali patologie presenti, allo stile di vita e a mio parere anche ai gusti. Con una alimentazione sbagliata si possono apportare danni alla salute della persona e peggiorare le sue condizioni. Questi schemi fissi, uguali per tutti, possono potenzialmente creare problemi a chi ha una patologia ma anche non essere adeguati per chi presenta delle condizioni fisiologiche e di vita particolari (donne in gravidanza, adolescenti ancora in crescita, sportivi, ecc).
- Cosa si intende per corretta alimentazione?
Una corretta alimentazione è basata su tre principi:
- COMPLETEZZA ed EQUILIBRIO: perché l’alimentazione deve fornirci tutti i nutrienti di cui l’organismo necessita, nelle corrette proporzioni, altrimenti si va incontro a carenze nutrizionali con conseguenze non positive per l’organismo, fino a vere e proprie patologie;
- MODERAZIONE: perché spesso si eccede in quantità a scapito della qualità;
- VARIETA’ e QUALITA’: perché non esiste un alimento che da solo possa soddisfare le esigenze nutritive dell’organismo. Bisogna variare gli alimenti che si assumono all’interno della giornata e nell’arco della settimana, scegliendo cibo di qualità, magari proveniente dal piccolo allevatore o contadino e seguendo la stagionalità: è assurdo comprare le fragole o le ciliegie a dicembre!
- I pasti sostitutivi funzionano? Se sì, una volta smesso di usarli cosa accade al corpo? Si resta in forma oppure no?
Dipende. I pasti sostitutivi, se costituiti da ingredienti di qualità e ben bilanciati nella formulazione, potrebbero essere di aiuto in alcune situazioni, come quella del lavoratore che ha pochi minuti di pausa e non riesce a prepararsi un sano panino, reperire un’insalatona o un piatto cucinato. In questo caso può essere meglio il pasto sostitutivo che lo snack delle macchinette o il pacchetto di patatine o il panino dei “Fast Food”. Non deve però essere una soluzione costante! Ricordiamoci che un pasto sano e “dietetico” lo possiamo preparare in 5 minuti se vogliamo: basta organizzarsi! È una soluzione spesso più economica e più saziante. Bisogna stare attenti inoltre a questi “sostitutivi dei pasti”, perché spesso sono ricchi di additivi, conservanti e anche di zuccheri nascosti, quindi ai fini del dimagrimento non sono poi così miracolosi! Con il cibo vero si può costruire un pasto equilibrato, più economico e se vogliamo anche “dimagrante”!
- Facciamo un esempio: per perdere 10 Kg una persona con un piano alimentare elaborato da un professionista come Lei, quanto tempo impiega? Questo per spiegare e capire come funziona seguire una corretta ‘prassi’.
Dipende. Ogni persona è diversa! I tempi con cui perde peso sono in relazione non solo alla dieta che segue, ma anche dall’età, dal sesso, dall’eventuale presenza di patologie, dall’assunzione di farmaci, dall’attività fisica che svolge.
- Secondo la sua esperienza sono necessarie le analisi del sangue prima di iniziare un piano alimentare?
Le analisi del sangue sono importantissime. Personalmente chiedo di portarle alla prima visita, insieme a tutta la documentazione che mi aiuti a inquadrare lo stato di salute: è fondamentale che il paziente mi riferisca la presenza di eventuali patologie pregresse o in atto, l’assunzione di farmaci e/o di integratori ed il suo stile di vita in generale. Tutto ciò mi consentirà di fornire consigli dietetici personalizzati, costruiti in base alle sue caratteristiche specifiche, per aiutarlo a raggiungere uno stato di benessere psico-fisico che rappresenta l’obiettivo principale del mio lavoro.
- Centrifugati e/o estratti di frutta e/o verdura: quanti se ne possono prendere al giorno? E se si eccede cosa accade?
I centrifugati ed estratti vanno molto di moda in questo periodo. A mio parere è preferibile consumare frutta e verdura così come la natura ce li offre. La fibra è fondamentale per il nostro intestino: perché rimuoverla con un estratto/centrifugato? Non dimentichiamo poi l’importanza del processo di masticazione per raggiungere il “senso di sazietà”: se beviamo non mastichiamo e quindi ci sazieremo di meno! I centrifugati o estratti possono essere invece utili quando si hanno problemi gastrointestinali che richiedano la riduzione dell’apporto di fibra oppure quando si ha difficoltà a masticare e deglutire (come nei casi di edentulia e disfagia dell’anziano). Negli altri casi li sconsiglio o comunque suggerisco di limitarne l’assunzione, anche perché possono essere un concentrato di zuccheri, dato che la frutta è zuccherina e per fare una bevanda di questo tipo non basta di certo un solo frutto.
Ringrazio la dott.ssa Carmen Biscaini per aver dedicato ai Nostri lettori un pò del suo prezioso tempo per questa intervista.
Affidarsi ad un nutrizionista è una scelta saggia che ci permette di avere un’alimentazione sana e soprattutto equilibrata.
Dott.ssa Carmen Biscaini
Biologa Nutrizionista
Specialista in Biochimica Clinica