venerdì, Marzo 29, 2024

Papa Francesco e la riforma del Processus Brevior

Papa Francesco e la nullità del matrimonio: la riforma del processo breve voluta fortemente da Bergoglio continua a far discutere il mondo della chiesa. C’è chi teme che l’annullamento matrimoniale possa divenire raggiungibile con troppa facilità e chi invece difende la linea del Santo Padre a spada tratta. Ma approfondiamo l’argomento.

Quali modifiche ha apportato?

Una delle impresse di papa Francesco è sicuramente la riforma della nullità matrimoniale nel diritto canonico. Le modifiche risalgono al 2015. Ma gli effetti arrivano solo oggi, per questo motivo l’argomento è tornato di prepotenza. Il Papa ha posto accenti sulla necessità che le procedure diventino sempre più agili, accessibili e soprattutto non dispendiose. Bergoglio è considerato da molti un rivoluzionario, per altri un pericolo. A destare più scalpore tra i tradizionalisti è l’Amoris Laetitia.


Il Mecc: riconciliazione in Iraq grazie a Papa Francesco


Amoris Laetitia?

L’anno dell’Amoris Laetitia si aprirà il prossimo 19 marzo per poi concludersi nel giugno 2022, in occasione del X Incontro mondiale delle famiglie. E si tratta di un mattone pesante, dal punto di vista simbolico e contenutistico. Durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Sacra Rota romana, Francesco ha dichiarato che il bene della famiglia, e soprattutto dei figli minori, anche nei casi di nullità matrimoniale, viene sempre al primo posto. Anche quando non si vive più insieme, anche se uno dei due ha scelto di dare vita a una nuova famiglia, gli ex coniugi rimangono genitori “per sempre”. E non solo. Il bene che hanno costruito durante il matrimonio, poi naufragato, rimane un valore che nessuno può mettere in discussione.

Il processo breve

Dal punto di vista tecnico, il processus brevior deve essere considerato come un vero e proprio processo, e quindi non come una “facilitazione” all’annullamento. Alla richiesta è chiesta la presenza di tutti i soggetti coinvolti. Così come le solennità del caso: deposizioni, dichiarazioni, documenti, giudici, difensori del vincolo. Anche sui tempi, la casistica dice che in media un processo “breve” ha una durata minima di tre mesi. E non è comunque detto che si possa procedere con la nullità.

L’importanza dei vescovi e del diritto canonico

Ricapitolando: in questo momento il vescovo può giudicare le cause di nullità matrimoniale attraverso una procedura più breve, ogniqualvolta la domanda sia proposta da entrambi i coniugi, o da uno di essi, col consenso dell’altro. E ogni volta ricorrano circostanze di fatti e di persone, sostenute da testimonianze o documenti, che non richiedano un’inchiesta o un’istruzione più accurata, e rendano manifesta la nullità. In altre parole, il vescovo diocesano viene responsabilizzato, e di fronte a casi che si presentano in modo chiaro, potrà procedere celermente d’ufficio, nel giro di non meno di tre mesi.


Tutti gli articoli dedicati ai Grammy 2021


Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Stay Connected

0FansLike
0FollowersFollow
0SubscribersSubscribe
- Advertisement -spot_img

Latest Articles