giovedì, Aprile 18, 2024

Papà Bernardeschi paragona il figlio a Baggio: l’alta pressione di un anticiclone

La stagione calda è arrivata e porta con se gli strascichi di vicende del calciomercato che caratterizzano gli umori dei calciatori e, a quanto pare, anche dei loro padri.

Baggio è un’istituzione del calcio italiano e la sua carriera è stata costellata da una marea di goal, trofei e giocate di talento purissimo che hanno infiammato milioni di tifosi di tutto il mondo.

Gli avversari che ha incontrato, in più di qualche occasione, hanno versato lacrime torrenziali, come piogge improvvise d’estate che lavano i peccati di chi avanza, senza rispetto, giudizi affrettati di vanagloria.

Le parole del padre di Bernardeschi offendono il calcio non per la legittima voglia di credere nelle doti tecniche del figlio, ma per la presunzione di averlo voluto accostare ad uno dei più importanti fuoriclasse del dopo guerra.

Se avesse avuto un pò di buon senso avrebbe potuto tranquillamente limitarsi ad esaltare le qualità del figlio, evitando di scomodare chi l’ha preceduto, eludendo critiche scontate e antipatie indeducibili.

La storia del giovane carrarese è ancora tutta da scrivere e ci sarà tempo e modo di incensare le lodi che meriterà sul campo.

Per ora, dunque, meglio stare ad osservarlo dagli spalti, augurandogli di poter ripetere le gesta del suo idolo.

Che sia la Juventus o qualsiasi altra squadra ad acquistarlo poco importa, perché le vie del calciomercato sono infinite e, in questa pazza estate, ogni trattativa ha regalato colpi di scena imprevedibili.

La serie A ha bisogno di Bernardeschi e i tifosi italiani di vederlo in campo al massimo delle sue potenzialità; per convincersi che le giocate esibite fino ad oggi siano sempre più ricche della freddezza del mito col codino e non calde come l’atmosfera incendiaria che ha contribuito ad alimentare.

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