Padre Nostro, si cambia: dopo Pasqua sarà pubblicata la nuova versione

Il Padre Nostro (o Preghiera del Signore) è certamente l’inno religioso più conosciuto della comunità cristiana. Ben presto, però, i fedeli di tutto il mondo dovranno prepararsi a recitare l’ode rivolta a Dio in una versione leggermente modificata, soprattutto in un determinato passaggio che di recente è stato oggetto di un profondo dibattito. Dietro esplicita sollecitazione di Papa Francesco, infatti, non si dirà più «non indurci in tentazione», ma un rivisitato «non abbandonarci alla tentazione».

Papa Francesco ha dato il via libera alla modifica del Padre Nostro.

Il cambiamento ha ormai ottenuto i crismi dell’ufficialità. Infatti, subito dopo le festività legate alla Pasqua, la famosa preghiera verrà pubblicata nella nuova versione. Invece approderà nelle chiese cattoliche verso la fine di quest’anno, ovvero a partire dalla prima domenica d’Avvento, attesa per i giorni conclusivi di novembre.

La notizia è stata divulgata all’AdnKronos da Monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti e Vasto, nonché influente teologo del Vaticano. L’ecclesiastico è intervenuto al Forum internazionale di Teologia che si è tenuto presso la Pontificia Università Lateranense. In questa circostanza ha confermato che il Messale con il nuovo Padre Nostro verrà rilasciato dopo Pasqua (che quest’anno cade il 12 aprile), mentre entrerà a far parte della liturgia durante le messe del 29 novembre, prima domenica d’Avvento del 2020.

Come cambia il Padre Nostro

Già da qualche tempo si dibatteva sulla necessità di rivedere o meno un determinato passaggio del Padre Nostro. La svolta è arrivata dopo l’intervento di Papa Francesco, il quale ha di fatto appoggiato la tesi di coloro che hanno sempre sostenuto che una parte del testo fosse contraria all’interpretazione dell’inno religioso. Questo, infatti, fa riferimento ad una figura paterna e protettiva di Dio che, però, quando si parla della tentazione, sembra entrare in contraddizione.

Ci vogliono ponti non muri: Papa Francesco e la Chiesa accogliente

Su questo punto si era espresso qualche mese fa monsignor Claudio Maniago, vescovo di Castellaneta e soprattutto presidente della Commissione Episcopale Cei per la liturgia. Alla testata Avvenire, aveva confermato che, in effetti, il verso «non indurci in tentazione» contrastava con il significato dell’ode, lasciando intendere addirittura che fosse il Signore a spingere l’uomo a cadere nel peccato.

Come sarà il nuovo Padre Nostro.

Invece, per confermare la visione di un Dio paterno e misericordioso, si è deciso di passare ad un più coerente «non abbandonarci alla tentazione», una sorta di preghiera al Signore affinché continui a stare accanto all’uomo anche quando è chiamato a combattere con uno dei momenti più difficili della vita, ovvero la tendenza a lasciarsi andare al peccato.

Ricordiamo, infine, che anche se ufficialmente il nuovo Padre Nostro potrà essere recitato in chiesa dal 29 novembre, già da qualche mese ci sono alcune parrocchie che, in via del tutto informale, hanno adottato la versione rivisitata dietro volontà del Pontefice.

Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

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