sabato, Aprile 20, 2024

Padova, si getta sotto un treno ma nessuno ne parla: il silenzio mediatico razzista in Italia

Una ragazza si è gettata sotto un treno ieri, 14 settembre, nei pressi di Padova. Su di lei nessuna notizia e un silenzio assordante che non può che ricordarci che in Italia il razzismo riecheggia forte.

L’accaduto a Bosco del Vescovo

Una ragazza di circa vent’anni, ieri pomeriggio, 14 settembre, si è fatta travolgere da un treno a Bosco del Vescovo, frazione di Campodarsego, sulla linea Padova-Castelfranco. Il traffico ferroviario è stato rallentato tra Vigodarzere e Camposampiero con ritardi fino a 40 minuti. La ragazza non aveva con sé documenti e nessuno, fino ad adesso, ne ha rivendicato la scomparsa.

Un gesto estremo passato inosservato

Il suo gesto, per quanto estremo, è passato inosservato. Ha intersecato nel pomeriggio di ieri l’interesse di qualche linea che si è trovata costretta ad instradare il traffico ferroviario su un unico binario fino alle 17.55, quando tutto è tornato regolare. Nessuna notizia, nessun appello da parte dei quotidiani locali, neanche di quelli nei pressi di Bosco del Vescovo, località del Comune di Campodarsego con 2270 abitanti dove, come in ogni piccola realtà cittadina, si sa che ogni sussurro può diventare un grido. L’urlo di questa ragazza, però, è stato soffocato. Su di lei non si sa nulla: né le condizioni che l’hanno spinta ad uccidersi, né il contesto da cui proveniva.

Perché nessuno parla di lei?

Perché nessuno parla del suicidio di questa ragazza? Cosa declassa la sua morte alla fine di una gerarchia di vite? Si, perché in Italia ci sono ancora vite che contano di più e vite che contano di meno. Quali? Quelle degli immigrati, degli italiani etichettati come stranieri per il colore della propria pelle, delle donne, della comunità LGBTQ+. Sono queste le vite di “serie B” alle quali nessuno si interessa e per le quali nessuno, tranne la stessa parte discriminata, si impegna a creare una rete di sostegno e di cambiamento.

Il gesto della ragazza che ieri nei pressi di Padova ha deciso di mettere fine alla sua vita non deve essere obbligatoriamente relazionato al dilagante razzismo italiano (per quanto questo abbia inevitabili conseguenza sullo stato di salute). Ma il silenzio che lussureggia intorno al fatto conferma un disinteressamento sociale che non può essere più percepito come casuale se letto nella panoramica degli avvenimenti che si sono susseguiti ultimamente nel nostro Paese.

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