Ottaviano Augusto: il primo vero imperatore

Ottaviano Augusto: primo imperatore, riformatore, padre di uno dei periodi più floridi della storia romana. Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto nacque a Roma il 23 settembre del 63 a.C. e morì il 19 agosto del 14 d.C. Oggi, il giorno dell’anniversario della sua morte, ricordiamo le tappe fondamentali della sua vita e della sua carriera politica.

Figlio di Gaio Ottavio e Azia maggiore, Ottaviano era pronipote di Cesare in quanto sua madre era imparentata sia con Cesare stesso che con Gneo Pompeo Magno.

Nel 44 a.C. divenne il primo erede del grande Cesare: Svetonio racconta che «Augusto combatté cinque guerre civili: a Modena, a Filippi, a Perugia, in Sicilia e ad Azio. La prima e l’ultima contro Marco Antonio, la seconda contro Bruto e Cassio, la terza contro Lucio Antonio, fratello del triumviro, la quarta contro Sesto Pompeo, figlio di Gneo».

Marco Antonio

Nella guerra contro Marco Antonio, rivendicando il suo titolo ereditario, riuscì ad aggraziarsi il favore del popolo romano e il sostegno di coloro che prima erano dalla parte di Cesare: nel 43 a.C. Antonio venne sconfitto e questo diede inizio al secondo triumvirato, durato fino al 33.

Nel 42 la battaglia di Filippi segnò la vendetta contro i cesaricidi Bruto e Gaio Cassio. L’alleanza tra Antonio ed Ottaviano era sempre stata instabile ed essa si ruppe definitivamente con il testamento dello stesso Antonio in cui lasciava tutto a Cleopatra VII e ai suoi figli: nel 32 sia Antonio che Cleopatra vennero sconfitti nella battaglia di Azio, nel 31 si suicidarono.

Come primo imperatore governò dal 27, anno in cui fu nominato Augusto– dal latino augustus, venerabile- fino alla sua morte apportando delle modifiche all’impero essenziali per la sua sopravvivenza: diede nuovamente prestigio al Senato e prese lui in prima persona sia il comando dell’esercito sia del Senato stesso, riorganizzò le province non pacificate affidandole a legati imperiali scelti da lui e quelle pacificate sotto il governo dei proconsoli (tranne l’Egitto che era sotto il controllo di un suo diretto prefetto), riformò il sistema monetario, urbanistico e idrico di Roma.

Il suo principato, iniziato nel 23, fu uno dei più lunghi della storia di Roma, durante il quale lui organizzò nuovamente il cursus honorum, le colonie e gli eserciti; migliorò la sicurezza della città introducendo, ad esempio, la figura dei vigiles, delle vere e proprie guardie notturne; elargì dei contributi di grano alle classi meno facoltose.

Ottaviano favorì anche la cultura come perno della società grazie al famoso Mecenate, personale amico dell’imperatore. Del suo circolo letterario facevano parte autori del calibro di Virgilio, Orazio, Livio ed Ovidio.

Il testamento di Ottaviano sono le sue Res Gestae Divi Augusti che contenevano persino disposizioni sul suo funerale. Ottaviano fu un uomo venerabile, colui che lasciò un vero e proprio segno nella nostra civiltà e nella città di Roma.  

Silvia Sini
Silvia Sini
Neo-laureata in Editoria e Scrittura, clowndottore, capo scout.

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