giovedì, Marzo 28, 2024

Ortoressia: quando mangiare sano diventa una malattia

Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata deve essere una priorità in quanto è importante per mantenerci in buona salute. Tuttavia, negli ultimi anni, si è sviluppata una particolare ed eccessiva preoccupazione per il cibo, soprattutto per i cibi naturali, biologici e quindi non contaminati da sostanze chimiche artificiali. Molto spesso dietro questa preoccupazione eccessiva per gli alimenti naturali, questa ossessione per uno stile di vita e un’alimentazione sana, si nasconde un disturbo molto più grave di quanto si possa pensare. Questo disturbo prende il nome di ortoressia, parola che deriva dal greco “orthos” (giusto) e “orexis” (appetito).

Le persone che soffrono di questo disturbo alimentare, passano le ore a pianificare il proprio menú, che normalmente include solo alimenti naturali, senza conservanti, senza zuccheri, senza grassi e escludono dalla loro dieta dei cibi contenenti sostanze nutritive importanti, pergiudicando la propria salute. Queste persone sono maniache dei prodotti sani e dietetici e prima di scegliere un prodotto al momento di mangiarlo o al momento di fare la spesa al supermercato, passano delle ore a studiare i valori nutrizionali e gli ingredienti sulle etichette degli alimenti.

Inoltre, i soggetti ortoressici hanno la tendenza a provare un senso di superiorità rispetto alle altre persone in quanto disprezzano la loro alimentazione poiché la considerano non salutare. L’organizzazione mondiale della salute (OMS), ha riconosciuto che il 28% della popolazione degli stati occidentali mostra molti indizi di soffrire di ortoressia. Tuttavia, questa istituzione non la riconosce ancora ufficialmente come una malattia; questo fatto è certamente molto grave in quanto vengono sottovalutate le conseguenze fisiche e mentali provocate da questa patologia. L’ortoressia è un disturbo che è stato scoperto solo recentemente (nel 2001). Non è conosciuto come l’anoressia e la bulimia e non è stato ancora ufficialmente incluso nel gruppo dei disturbi del comportamento alimentare anche se certamente si tratta di una patologia che dovrebbe già essere inclusa insieme agli altri disturbi alimentari in quanto le sue conseguenze sono gravi a livello mentale e fisico.

Gli esperti hanno messo in evidenza come le persone ortoressiche eliminano poco a poco gli alimenti dalla loro dieta iniziando con i dolci, in seguito con i prodotti processati e più tardi eliminando i carboidrati, la carne, i legumi e i vegetali non ecologici. Queste persone diventano sempre più esigenti con se stesse e la quantità degli alimenti introdotti nella loro dieta diminuisce progressivamente e drasticamente arrivando in molti casi alla denutrizione. L’ossessione per il cibo e per seguire le regole imposte da se stesse, porta queste persone a isolarsi dalla sfera sociale in quanto temono di sgarrare nella dieta, di infrangere le regole e si sentono terribilmente colpevoli per non rispettare gli schemi proposti. I soggetti affetti da ortoressia sperimentano sintomi negativi sia a livello mentale (tristezza, depressione, ansia, cambi di umore, perdita della concentrazione, ecc…) sia a livello fisico (avitaminosi, osteoporosi, atrofie muscolari, ecc…). Altri sintomi che aiutano a identificare questa patologia sono l’eccessiva preoccupazione per la pulizia, per l’estetica, per i massaggi, per la forma fisica, ma anche per l’assunzione dei farmaci.

L’ortoressia è un problema psicologico che ci fa pensare ai disturbi alimentari come l’anoressia e la bulimia e che spesso viene confusa con uno di questi disturbi in quanto anch’essi hanno come caratteristica principale il controllo e l’ossessione per il cibo. Tuttavia, anche se presentano dei sintomi molto simili, vi è una sostanziale differenza fra questi tre disturbi: le persone ortoressiche concentrano tutta la loro attenzione sulla qualità del cibo al contrario delle persone anoressiche e bulimiche che focalizzano principalmente la loro attenzione sulla quantità.

Anche in Italia, secondo alcuni dati emersi dalle statistiche offerte dal Ministero della Salute, le persone affette da ortoressia sono numerose. Si calcola che in Italia vi sono circa 300 mila persone che soffrono di questa patologia con una prevalenza maggiore tra gli uomini (11,3%) che tra le donne (3,9%). Generalmente le cause dell’ortoressia derivano dall’eccessiva preoccupazione per l’invecchiamento, per le contaminazioni, per gli attacchi infettivi che si cerca di prevenire adottando un’alimentazione estremamente impeccabile. Altri dati statistici hanno dimostrato che in Italia, l’ortoressia è più diffusa nelle grandi città come Milano, Roma e Firenze, dove vi è un maggiore grado di inquinamento.
 

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