L’ufficio del pubblico ministero russo ha deciso di sospendere le attività dell’organizzazione politica dell’oppositore del Cremlino Aleksej Navalny. A breve una sentenza dovrebbe dichiarare fuorilegge il movimento di opposizione in quanto considerata “estremista”.
La Russia ha fatto sospendere le attività dell’organizzazione di Navalny?
Le attività dell’organizzazione politica dell’oppositore del Cremlino Aleksej Navalny sono sospese. A dichiararlo è l’ufficio del pubblico ministero russo. Si tratta di una mossa che precede una sentenza che dovrebbe dichiarare fuorilegge il movimento di opposizione in quanto “estremista”. Secondo delle pubblicazioni ufficiali, il Pm ha vietato al quartier generale regionale dell’opposizione di tenere manifestazioni o impegnarsi in attività elettorali. Si tratta dell’ennesima repressione di Aleksej Navalny, che sta scontando una pena detentiva di due anni e otto mesi nella colonia carceraria IK-2. Si sono verificati anche diversi arresti dei suoi collaboratori.
Molte sedi hanno già interrotto diverse attività pubbliche
Per quanto riguarda la sentenza per mettere l’organizzazione fuorilegge, i procedimenti dovrebbero iniziare oggi. Secondo il procuratore di Mosca, l’organizzazione di Navalny “crea le condizioni per cambiare le basi dell’ordine costituzionale, anche attraverso lo scenario di una ‘rivoluzione colorata’”. Il governo sostiene che le prove sul caso sono rimaste nascoste in quanto classificate come “segreti di stato”. Gli alleati di Navalny hanno comunicato di aver interrotto le attività pubbliche al fine di proteggere i dipendenti da eventuali multe o arresti. Se, infatti, l’organizzazione fosse ufficializzata come estremista, ciò sarebbe punibile con una pena detentiva fino a sei anni. Dal canale Telegram della sede centrale dell’organizzazione a Mosca si legge: “Purtroppo non possiamo più lavorare nel formato attuale. Non è sicuro per il nostro staff e per i nostri sostenitori. Da oggi nessuna informazione apparirà in questa pagina. Sarà congelata”.
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