Questa mattina a Roma, presso la Biblioteca Nazionale, si è tenuto l’evento organizzato dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, in occasione dei sessant’anni della Legge professionale. Questa è stata voluta dal veronese, allora ministro, Guido Gonella. E fu approvata dal Parlamento il 3 febbraio del 1963.
La Legge e sua applicazione. Nascita dell’Ordine dei Giornalisti sessant’anni fa
Oggi si celebrano i sessant’anni dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti. E’ iscritto all’Ordine dei Giornalisti chi vuole esercitare la professione di giornalista. Infatti, in Italia è obbligatoria l’iscrizione all’Ordine. Questo è un organismo istituito con la Legge 3 febbraio 1963, n. 69, alla quale è affidata anche la tutela della correttezza dell’informazione. Hanno il diritto di farne parte soltanto i giornalisti professionisti e i pubblicisti, regolarmente iscritti presso i rispettivi elenchi dell’Albo. Questa legge, ancora oggi, regolamenta l’esercizio della professione giornalistica. Essa:
- riconosce l’attività giornalistica come attività intellettuale a carattere professionale, contraddistinta dalla ‘creatività’, per cui il giornalista è un professionista;
- riconosce la rilevanza sociale del giornalismo e impone, a chi lo esercita in forma professionale, di iscriversi obbligatoriamente all’Albo;
- l’Albo è gestito e autogovernato da giornalisti eletti democraticamente dalla categoria.
Dunque, l’istituzione dell’Ordine dei Giornalisti, appunto sessant’anni fa, è anche garanzia per la pubblica opinione e per i lettori, destinatari dell’informazione.
La trasformazione del giornalismo
I cambiamenti in ambito giornalistico sono riconducibili alle trasformazioni che ha avuto tutto il sistema dell’informazione digitale. Chiaramente, emergono proposte per restare al passo con i tempi giacché l’individuo è costantemente aggiornato grazie ad Internet. E in tal senso, l’informazione che viene fornita assume una nuova centralità.
E’ tutto più veloce e le notizie si pubblicano e si aggiornano facilmente e costantemente. Nonostante questo continuo fermento e mutamento, i giornalisti devono continuare a svolgere la loro missione con professionalità ed equilibrio. Il loro punto di riferimento deve restare la deontologia professionale. Così, è obbligatorio raccontare la verità sostanziale dei fatti nel rispetto delle persone senza alcuna discriminazione.
Carta dei Doveri del Giornalista
L’8 luglio 1993, la Carta dei Doveri del Giornalista è stata sottoscritta dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Nella premessa, si può leggere che: “E’ diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e della buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e i lettori”.
Ciò permette di comprendere il ruolo che ha il senso della responsabilità del giornalista. Come pure la sua buonafede e l’attaccamento al senso di realtà.
La Carta serve perché si deve instaurare un rapporto di fiducia tra gli organi deputati all’informazione e il cittadino. Solo se si verifica questa condizione, il giornalista fa bene il proprio lavoro.
Nella Carta sono esplicitati i principi, i doveri e i diritti che sottostanno al lavoro del giornalista e degli organi di informazione.
Cos’è il giornalismo?
Il giornalismo è l’insieme delle attività e delle tecniche relative alla compilazione, redazione, pubblicazione e diffusione di notizie. Queste vengono diffuse attraverso giornali quotidiani o periodici. Inoltre, questo termine si riferisce a quella che è la professione del giornalista.
Scuole di Giornalismo
All’inizio del Novecento, sono nate le prime scuole di giornalismo sia in Europa sia negli Stati Uniti. In Italia, le prime scuole sono nate solo in seguito all’istituzione di organismi rappresentativi, come appunto l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI). Dal 1997, la formazione dei giornalisti è stata in gran parte delegata alle istituzioni universitarie.
La ‘Columbia School of Journalism’ in America
In America, nel 1904, Joseph Pulitzer ha fondato la prestigiosa ‘Columbia School of Journalism’. Egli è considerato un visionario che ha cambiato la storia del giornalismo. E’ stato innovativo e rivoluzionario perché, nei suoi giornali, ha combinato articoli di corruzione politica e battaglie di inchieste con campagne pubblicitarie, che ha rappresentato auto-pubblicità e giornalismo sensazionalistico.
Inoltre, per attrarre un pubblico di massa, ha introdotto fumetti, articoli sportiva e sulla moda femminile, come pure illustrazioni. In tal modo, i suoi giornali sono diventati funzionali all’intrattenimento e ad informazioni in settori differenti per quel periodo.
Proprio per questo, prestigioso è il Premio Pulitzer, ovvero il riconoscimento per il giornalismo, la letteratura e la musica, assegnato dal 1917 da una giuria che fa riferimento alla Scuola di Giornalismo e agli azionisti della Columbia University di New York. Dunque, spetta a tutti coloro che si sono distinti nel settore dell’informazione e della documentazione, ma non necessariamente il destinatario è un singolo giornalista, reporter o fotoreporter.
Il lavoro dei giornalisti
Durante l’evento di questa mattina organizzato dall’Ordine, i giornalisti hanno ricevuto i ringraziamenti per il prezioso lavoro che svolgono a favore dei cittadini. Sono state avviate riflessioni sul valore del giornalismo, sul mondo dell’informazione e sulla professione del giornalista, dedito alla democrazia e proiettato al diritto d’informazione che deve ricevere il cittadino. Dunque, il giornalismo è considerato in chiave di ‘sfida per il futuro’.
L’informazione
E’ al centro, insieme al lettore che riceve la notizia. Chi scrive ha il compito di informare correttamente. Così come, nel proprio lavoro, va tutelato e sostenuto.
Il messaggio di Sergio Mattarella per i sessant’anni dell’Ordine dei Giornalisti
Il Presidente della Repubblica, in occasione dei sessant’anni dell’Ordine dei Giornalisti, ha sottolineato che: “l’informazione è un veicolo di libertà…Ai giornalisti, in questo contesto, è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti”.
Conclusione
I giornalisti hanno una responsabilità enorme. Il valore della professione consiste nell’affrontare le sfide quotidiane, tenendo sempre in considerazione il rispetto delle regolamentazioni espresse dalla Legge Gonella.
I giornalisti sono tenuti a perseguire il buon giornalismo e una buona comunicazione, nel rispetto di dignità e privacy. Cioè scrivere e comunicare notizie vere. Questo è il valore e la caratteristica che distingue la professionalità del giornalista.
https://www.periodicodaily.com/joseph-pulitzer-linventore-del-giornalismo-davanguardia/