venerdì, Marzo 29, 2024

Opere per la carità del Papa: così il card. Becciu eludeva il fisco

La Chiesa cattolica ha da sempre monopolizzato il tempo degli uomini. Portando con sé da secoli, problemi medievali non risolti del tutto. Come l’ipocrisia ecclesiale di alcuni uomini del clero. Oggetto di critiche da parte di coloro che ritengono che la Chiesa non ottemperi ai suoi doveri di guida morale e spirituale. Tali episodi hanno portato alla ribalta l’intollerabile potere delle gerarchie ecclesiastiche. E la diffusa corruzione di alcuni vescovi e cardinali. In seguito ai fatti di cronaca sul presunto giro di soldi e bonifici. Opere per la carità del Papa provenienti dalla Segreteria di Stato vaticana. E Utilizzate per finalità diverse da quelle caritatevoli cui erano destinate.

Opere per la carità del Papa: così Becciu eludeva il fisco?

Alcuni prelati credono di impersonare pure loro un potere. Necessario per il malaffare, la corruzione e gli intrighi della gestione. Spesso corrotta, concussa e spregiudicata, delle finanze vaticane. E dell’obolo di san Pietro. Un’opera quest’ultima di carità dei fedeli, per sostenere il Vescovo di Roma verso chi ha più bisogno. E per il suo servizio alle Chiese del mondo attraverso la Curia romana. Ed ecco allora che il male interiore colpisce la Chiesa. Perchè le opere per la carità del Papa è la causale che sarà usata dal cardinale Angelo Becciu sui bonifici utilizzati per fini personali e dei suoi famigliari. Per eludere i controlli del fisco italiano.

Quali erano le finalità dei bonifici?

Secondo le indagini della Gendarmeria vaticana, coadiuvate dalla Guardia di Finanza di Roma, hanno fatto emergere attività finanziarie volte ad attingere alle risorse economiche della Santa Sede. Un intreccio, quasi inestricabile, tra persone fisiche e giuridiche. Fondi di investimento e titoli finanziari. Banche e istituti di credito di varia tipologia. Ma Becciu, stando alle accuse, avrebbe distribuito soldi della Santa Sede a collaboratori e parenti. Circa 225mila euro alla cooperativa gestita dal fratello Antonino, ed ancora alla ditta del fratello Francesco per il rifacimento degli infissi della nunziatura apostolica in Egitto. Poi ci sono quelli all’incasso della Marogna. Definita Lady Becciu. Ovvero “La dama del Cardinale”. Una serie di bonifici per un totale di 500 mila euro.

Un sistema che va riformato

Alcuni dei problemi irrisolti bloccano la Chiesa dal suo stesso essere. Il sistema cattolico è un sistema medioevale. Che discrimina le donne tramite il divieto del sacerdozio. Che impedisce il matrimonio ai preti. E che soggioga i propri teologi, e spinge fuori della Chiesa innumerevoli uomini. Così, la Chiesa si trova di fronte alla più profonda crisi dopo la Rivoluzione Francese. Il suo essere rigido, dogmatico, impermeabile al nuovo. Il solo guardare nostalgicamente indietro la sta condannando all’incomprensione. Alla fuoriuscita dalla storia.

Diletta Fileni
Diletta Fileni
Blogger e redattrice per il Periodico Daily guardo alla scrittura come esercizio di riflessione e di responsabilità, uniti a un impegno per invitare alla conoscenza. Laureata in Economia e Commercio.

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