Operazione della GdF di Catania: misure prevenzione patrimoniali in materia antimafia confiscati 23 immobili a Catania Auto d’epoca e disponibilità finanziaria per il valore di & milioni di euro
Nell’ambito di attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica, Operazione della GdF di Catania hanno eseguito un provvedimento di confisca in materia antimafia, emesso dalla Corte di appello etnea, relativo al patrimonio di N.F.T., originario di Catania.
Le indagini, eseguite dal Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania, hanno
riguardato tanto il profilo soggettivo quanto le disponibilità economico-finanziarie del
proposto e, per il profilo patrimoniale anche quello della sua famiglia.
In particolare, le investigazioni hanno consentito di accertare: da un lato, la pericolosità sociale del proposto.
Al riguardo, come confermato dalle intercettazioni telefoniche, captate in altro
procedimento penale, di soggetti affiliati al clan mafioso “Carcagnusi”, è emerso che
il citato N.F.T. fosse specializzato in rapine a danno di soggetti cinesi, che aveva
pianificato ed eseguito anche fuori dalla Sicilia.
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Inoltre, il proposto è stato condannato, con sentenze passate in giudicato, per plurimi
delitti contro il patrimonio e nei suoi confronti pende tutt’ora un procedimento penale
per lesioni; dall’altro, la sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare del citato N.F.T. e l’ingente complesso patrimoniale riconducibile al proposto e alla sua
famiglia.
Al riguardo, le indagini, svolte dalle unità specializzate del GICO del Nucleo PEF di
Catania, hanno consentito di appurare che il proposto (che non risultava svolgere
alcuna attività lavorativa) e il suo nucleo familiare, a fronte di redditi modesti, hanno
effettuato rilevanti investimenti in particolare per l’acquisto e la ristrutturazione degli
immobili sottoposti a confisca.
Per quanto sopra, in esito alle investigazioni del Nucleo PEF di Catania, la Sezione
Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della
Repubblica, ha disposto in primo luogo il sequestro e poi la confisca dei seguenti
beni:
- 23 unità immobiliari a Catania;
- 1 ditta individuale, adibita chiosco bar;
- 3 rapporti finanziari;
- 3 autoveicoli d’epoca, per un valore complessivo di 6 milioni di euro.
- Il provvedimento è stato confermato dalla Corte di appello di Catania e dalla Corte di
cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal proposto.
L’attività dei Finanzieri di Catania si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte
dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza volte al contrasto sotto il
profilo economico-finanziario, delle associazioni a delinquere di tipo mafioso, al fine
di evitare i tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto
imprenditoriale, e di partecipazione al capitale di imprese sane, anche profittando
delle difficoltà legate al periodo di contrazione economica.