I dettagli dell’indagine condotta dalla squadra mobile di Latina dopo l’esplosione ai danni di un commerciante e i colpi di pistola per una questione di gelosia. Il gruppo riforniva di droga le piazze di Latina e Cisterna.
ue atti intimidatori consumati lo scorso anno a Latina, l’esplosione dell’auto di un commerciante, titolare di una rivendita di fiori, e poi i colpi di arma da fuoco esplosi ad altezza uomo contro un’auto. Destinatario del primo episodio era Marco Costanzo, 46 anni; Nazzareno Di Giorgio, 50 anni, era invece il bersaglio dei colpi di pistola. Da qui gli investigatori della squadra mobile hanno cominciato ad indagare riuscendo a risalire al mandante dei due attentati: Giovanni Cambria, classe ’61, pregiudicato con sentenze passate in giudicato per diversi reati e già arrestato a giugno del 2019 per il tentato omicidio di Di Giorgio.
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L‘indagine “Bellavista” sui due attentati ha portato la squadra mobile, guidata dal vicequestore Giuseppe Pontecorvo, su un’altra pista: quella di un giro di spaccio di cui facevano parte sia Nazzareno Di Giorgio sia Marco Costanzo. I due sono finiti oggi agli arresti insieme Emiliano Valenti, 45 anni, Andrea Reale, 47 anni, e Mario Guiglia, 52 anni, tutti accusati di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. Ma destinatario di una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato anche lo stesso Giovanni Cambria che, pur estraneo al giro di droga, è accusato di detenzione di materiale esplodente e del danneggiamento con esplosione della Lancia Y di Costanzo. “