ONU: ribelli Houthi non impiegheranno più bambini soldato

È quanto emerge da un piano firmato tra i ribelli e le Nazioni Unite

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ONU: ribelli Houthi

Un piano d’azione firmato tra i ribelli Houthi e l’ONU sancisce che il gruppo non impiegherà più bambini soldato nella guerra civile in Yemen. Tuttavia, secondo i funzionari ONU, la parte più difficile inizierà ora.

Cosa prevede il piano d’azione tra l’ONU e i ribelli Houthi?

I ribelli Houthi, gruppo stanziato nello Yemen, hanno accettato di interrompere l’utilizzo di bambini soldato. Ad affermarlo sono le Nazioni Unite, con le quali Abdul Eluh Hajar, uno dei massimi diplomatici del gruppo ribelle, ha firmato un “piano d’azione” a tal proposito. Nei sette anni di guerra civile, migliaia di bambini soldato hanno combattuto. Il piano firmato con l’ONU mira a porre fine, nonché a prevenire, il loro reclutamento o utilizzo, così come l’uccisione o la mutilazione di bambini e l’attacco a strutture quali scuole e ospedali.

Funzionari ONU: passo positivo, ma la parte difficile inizia ora

Secondo quanto ha affermato Stephanie Dujarric, portavoce delle Nazioni Unite, gli Houthi hanno identificato i bambini ne loro gruppo e sostengono che li rilasceranno entro sei mesi. L’alto funzionario ONU per i bambini nelle zone di guerra, Virginia Gamba, ha definito la mossa dei ribelli Houthi “un passo positivo e incoraggiante”. Ha tuttavia sottolineato che “la parte più difficile del viaggio inizia ora”. “Il piano d’azione deve essere pienamente attuato e portare ad azioni tangibili per il miglioramento della protezione dei bambini nello Yemen”, ha affermato Gamba.

Oltre 3mila bambini reclutati per la guerra nello Yemen

Impegni simili erano stati presi dall’ONU in collaborazione con il governo yemenita tramite alcuni documenti firmati nel 2014. Secondo le Nazioni Unite, quasi 3500 bambini risultano reclutati o schierati nella guerra civile nello Yemen. Inoltre, oltre 10200 bambini risultano essere stati uccisi o mutilati durane la guerra.


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